Napoli contro il divieto di trasferta
Attacchi anche a De Laurentiis

Napoli contro il divieto di trasferta Attacchi anche a De Laurentiis
Mercoledì 28 Febbraio 2018, 11:50
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«Esprimo la mia solidarietà ai tanti tifosi che non saranno con noi a Cagliari, il divieto di trasferta vuol dire che ai vertici qualcuno sbaglia qualche decisione». L'appello era arrivato addirittura da Maurizio Sarri e direttamente da Lipsia: il Napoli, impegnato in Europa League contro i tedeschi, aveva appena saputo che i tifosi azzurri, presenti in Germania, non avrebbero potuto esserci invece in Sardegna, per un turno di campionato comunque importante.

Alla Sardegna Arena, alla fine, tantissimi tifosi napoletani non sono mancati, mischiati tra la tifoseria di casa e pronti ad esultare ad ognuno dei cinque gol azzurri in casa del Cagliari. «Da napoletano, da tifoso e da Sindaco di Napoli trovo davvero inaccettabile, discriminatorio ed ingiustificato il divieto per i nostri tifosi di assistere allo stadio alla partita Cagliari-Napoli» aveva subito tuonato De Magistriis. «Le discriminazioni non cessano, anzi. Si garantisca, quindi, ai tifosi napoletani di partecipare alle trasferte».

Meno evidente, invece, era stata la risposta della società, che da anni cerca nelle sedi giuste di rivendicare il diritto della tifoseria napoletana di partecipare alle trasferte della squadra del cuore. Una stagione strana quella dei tifosi azzurri: se, infatti, c'era stato l'ok per la trasferta di roma contro la Lazio, nella capitale contro la Roma il settore ospiti fu concesso ai soli napoletani non residenti in Campania, vietando poi partite come quella di Bergamo contro l'Atalanta o, appunto, contro il Cagliari.

L'attesa, ora, è duplice: perché con la squadra azzurra pronta a giocarsi il rettilineo del campionato per lo scudetto, all'orizzonte si vede già la trasferta dello Stadium a torino contro la rivale Juventus. I tifosi non vorranno mancare, ma nel frattempo hanno esposto nelle scorse ore uno striscione che indica perfettamente l'umore attuale della tifoseria azzurra. «Il CASMS nega libertà alla nostra città. Nemmeno una parola da parte della società», l'attacco al presidente De Laurentiis.
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