Asidep, la Regione Campania in campo: stop al piano licenziamenti

Ritirato il bando europeo dell'Asl

Il sit-in dei lavoratori
Il sit-in dei lavoratori
di Alessandro Calabrese
Giovedì 16 Novembre 2023, 08:20
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«Nessun licenziamento dei dipendenti, ai quali sarà pagato a breve uno dei 4 stipendi arretrati, ritiro del bando da parte dell'Asi e subentro nella gestione del servizio di Irpiniambiente». Al tavolo di concertazione svolto ieri mattina in Prefettura sulla vertenza Asidep, l'assessore regionale al Lavoro, Antonio Marchiello, prende impegni precisi in nome e per contro di Palazzo Santa Lucia e mette in fila le cose da fare nell'ambito di un cronoprogramma che, però, resta tutto da costruire. Il suo intervento apre più di uno spiraglio di luce su una vicenda che, ormai, sembrava aver condannato i 55 lavoratori della partecipata della depurazione industriale del Consorzio che rispondono con la ripresa delle attività e il rientro, già da stamane, dallo sciopero a oltranza proclamato da lunedì.

«La salvaguardia dei livelli occupazionali continua a margine dell'incontro con prefetto, Asi, Asidep, Confindustria, sindacati e alcuni sindaci del cratere - per me è fondamentale. Ognuno di voi spiega indicando il personale della società di servizio di Pianodardine - rappresenta una famiglia, che guardo come se fosse la mia.

Dunque, ci giochiamo la partita insieme, con l'affidamento della gestione alla partecipata della Provincia nel breve termine. Si farà una procedura per chiudere più in fretta possibile il percorso. Se sono venuto qui è per trovare una soluzione percorribile nell'interesse di tutti. Due ore per capire bene la situazione, poi l'accordo al tavolo. Voglio che sia un buon Natale per tutti».

E aggiunge: «I lavoratori dovranno avere subito uno stipendio, il presidente dell'Asi si è impegnato ad erogarlo. Dopo di che la speranza è nella serietà degli uomini ma noi staremo addosso a tutti i soggetti coinvolti e ci sentiremo anche con i giudici se dovesse servire una ulteriore proroga rispetto all'avvio dell'iter dei licenziamenti (previsto per il 30 novembre). Ho un ruolo preciso in Regione e i lavoratori non saranno mai soli». Soddisfatto del grosso passo in avanti il segretario della UilM, Gaetano Altieri: «Evidenziate le contraddizioni di questi anni, su invito del prefetto Spena e dell'assessore Marchiello, il presidente dell'Asi Pasquale Pisano si è impegnato a ritirare il bando che non garantiva il personale e affidare il servizio con la formula della somma urgenza a Irpiniambiente. Questo è un fatto positivo che mette al riparo i lavoratori e, in qualche modo, può anche rilanciare la depurazione. Adesso il percorso va approfondito. Dobbiamo incontrarci nuovamente per stabilire, nel dettaglio, cosa dovranno fare Regione e Irpiniambiente. Sicuramente bisognerà adeguare in breve tempo almeno qualche impianto per ampliare il servizio e chiedere la cassa integrazione per cessazione attività. Altrimenti c'è il rischio che da qui a un anno, nonostante si possa accompagnare anche qualcuno alla pensione con una mobilità incentivata, saremo punto e a capo. Inoltre, Irpiniambiente dovrà dirci qual è il suo piano di gestione e ai curatori fallimentari andrà chiesto di congelare per il momento i licenziamenti».

Nonostante l'avvio di un nuovo percorso, però, i segretari di Fismic e Fiom Cgil attaccano i vertici di Asi e Asidep. Per Giuseppe Zaolino «Questa vertenza ha responsabilità ben individuate, sono stati sprecati 5 milioni di euro di finanziamenti regionali per un ammodernamento tecnologico errato, mentre l'obiettivo del Consorzio, ormai è evidente a tutti, è solo quello di privatizzare il servizio».

«La depurazione genera 4 milioni di euro gli fa eco Giuseppe Morsa ma non si capisce dove vanno a finire. Chiediamo che si faccia chiarezza e che la guerra interna al Pd tra il presidente della Provincia Rizieri Buonopane e il consigliere regionale Maurizio Petracca non vada a scapito del territorio».

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