Asili nidi ancora al palo: «Non c'è una data per l'avvio delle attività»

Incerto il giorno di apertura delle scuole, le famiglie si rivolgono ai privati

Asili nidi ancora al palo: «Non c'è una data per l'avvio delle attività»
di Selene Fioretti
Martedì 5 Settembre 2023, 09:40 - Ultimo agg. 11:57
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Settembre è arrivato ma, per il momento, la promessa fatta dall'Amministrazione comunale sulla tanto attesa riapertura dell'asilo nido pubblico Cianciaruso D'Adamo non è stata mantenuta. Non c'è ancora, infatti, una data per l'avvio delle attività nella struttura (dedicata ai bambini dai 3 ai 36 mesi d'età) di via Morelli e Silvati. Sempre sul fronte scuola, poi, il Comune, per tramite del suo assessore alla Pubblica istruzione, ammette il ritardo pure per l'inizio del servizio di refezione.

La mensa, cioè, non partirà prima di ottobre. Quanto alla questione del nido comunale, il sindaco Gianluca Festa ha più volte rilanciato con sicurezza l'affermazione di un'inaugurazione a settembre, senza però cerchiare alcun giorno sul calendario, nemmeno indicativo.

Il servizio, questo è sicuro, è stato esternalizzato e, a fine maggio, dopo una procedura di gara, la gestione è stata affidata al raggruppamento di cooperative Gialla e Athena. Tuttavia bisognerà ancora attendere affinchè, dopo 4 anni di stop, la città possa nuovamente usufruire della struttura.

Quanto tempo però, non è dato saperlo. Che la faccenda non fosse del tutto definita lo ha evidenziato per la prima volta proprio Il Mattino, notando l'assenza del Cianciaruso D'Adamo dall'elenco degli istituti cittadini convenzionati e in grado di accettare i voucher nido stanziati dal Comune. In lista c'erano solamente asili nido privati. Le domande per l'ottenimento dei voucher, inoltre, potevano essere presentate fino al 17 agosto, dunque, anche se il nido comunale venisse realmente aperto nel corso di questo mese, allo stato dei fatti i genitori non avrebbero alcun sostegno economico per ottemperare alle rette. L'assenza di informazioni precise e la mancanza di certezze, perciò, ad oggi ha costretto le famiglie avellinesi a optare per i privati oppure, nella peggiore delle ipotesi, a rinunciare al servizio.

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D'altronde che la vicenda del nido sia ancora da definire lo confermano sia l'assessore comunale Giuseppe Giacobbe sia il nuovo responsabile della gestione, Francesco Santangelo. «Non abbiamo per ora una data certa - spiega Santangelo - la struttura è pronta, ma il Comune deve ultimare delle procedure burocratiche. Intanto stiamo raccogliendo le pre-iscrizioni.
Ce ne sono arrivate una ventina, mentre potremmo accogliere fino a 60 bambini. L'idea è di realizzare un open day non appena sarà possibile». E continua: «Ci auguriamo anche che venga data una proroga per fare richiesta dei voucher». Passando invece al tema della mensa scolastica, a luglio è avvenuta l'aggiudicazione del bando di gara. A ottenerla è stata la Ep Spa, che dovrà fornire il servizio alle scuole dell'infanzia e alle primarie di Avellino durante il triennio 2023/2025.

Domani, tra l'altro, scadrà il tempo utile, per le altre società partecipanti, a fare ricorso e così la procedura, cominciata a dicembre scorso, potrà dirsi definitivamente conclusa. È a questo nodo, sempre di natura burocratica, che l'assessore Giacobbe adduce la procrastinazione al mese prossimo del servizio di refezione, senza comunque sbilanciarsi indicando delle date. La certezza, nel capoluogo irpino, perciò è solamente una, ma arriva dall'alto: tra poco più di una settimana, mercoledì 13 settembre, suonerà la prima campanella del nuovo anno scolastico.
 

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