Asilo, sì al bando dopo un triennio buio:
si punta all'attivazione di sessanta posti

Asilo, sì al bando dopo un triennio buio: si punta all'attivazione di sessanta posti
di Flavio Coppola
Martedì 31 Maggio 2022, 08:38 - Ultimo agg. 1 Giugno, 21:50
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Avellino è pronta ad uscire dall'indecoroso status di capoluogo senza un asilo nido comunale. Piazza del Popolo ha finalmente pubblicato il bando, atteso da 3 anni, per l'affidamento dei locali di via Morelli e Silvati, primo piano, che saranno concessi in comodato d'uso al privato per 9 anno. Così aveva deciso, nel 2019, il commissario straordinario Giuseppe Priolo, esternalizzando un servizio che prima il Comune gestiva in house, e che oggi non può più permettersi per il pre-dissesto. Nel mezzo, due anni di lavori di riqualificazione e una pandemia che avevano lasciato Avellino senza alcuna struttura pubblica per i più piccoli, con grave disagio per i genitori. La procedura vale 2 milioni di euro e verrà espletata con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa. La spunterà chi garantirà il miglior rapporto qualità prezzo, con le offerte che andranno consegnate entro il 20 giugno, alle 13.

Il privato dovrà organizzare, gestire e amministrare il Nido d'Infanzia comunale, per bambini con età compresa tra i 3 ai 36 mesi. La struttura ospiterà un massimo di 60 posti annui complessivi, «da settembre a giugno, per 5 giorni settimanali, dal lunedì al venerdì, per un orario base dalle ore 8,00 alle ore 14». si legge all'interno del bando Il tutto, nel rispetto della norma che «fissa un rapporto diretto educatore-bambino in 30 ore settimanali». Per la rata, al momento, l'unico vincolo fissato dall'ente è il tetto massimo di 350 euro. Il capitolato parla chiaro: «Le rette prevedono come unico vincolo il limite massimo di 350 euro mensili, senza riduzione ISEE, ovvero l'importo offerto in sede di gara, per una frequenza regolare e continua durante gli anni scolastici, da settembre a giugno». Significa che il privato potrà prevedere riduzioni nell'offerta a base di gara. Ma non si potrà chiedere di più della cifra indicata.

Poi le tariffe resteranno quelle: «L'importo della retta, come determinato a seguito di aggiudicazione, non potrà essere modificato in aumento dal Concessionario, per tutta la durata della concessione. Tale retta resterà fissa e invariata per tutta la durata della concessione, salvo diverso atto dell'amministrazione concedente». Cioè del Comune.

L'Asilo avrà un numero minimo di 7 educatrici, in linea con le norme regionali che si apprende prevedono criteri serrati per la formazione delle «squadre» o classi: «Un rapporto minimo di 1 a 5 per bambini di età compresa tra i 3 e i 12 mesi; 1° 8 tra i 13 e i 24 mesi; 1 a 10 tra i 25 e i 36 mesi, senza considerare bambini con disabilità». Tra le spese c'è anche il costo del pasto, considerato nella misura di 3,05 euro, per 22 giorni al mese e per 11 mesi. Non proprio un asilo dai prezzi modici. Del resto, anche le tariffe della refezione scolastica sono state aumentate di un euro in media a pasto.

L'obiettivo dell'amministrazione, evidentemente, è ripartire a settembre con una struttura funzionante e regolarmente affidata. Piazza del Popolo concederà in comodato locali che cubano una superficie netta di 775 metri quadrati, escluse le pertinenze esterne. Il primo piano della struttura viene affidato «completo di tutte le dotazioni ivi presenti, quali arredi, attrezzature, materiali e strutture ludico- didattiche». Un progetto novennale per «offrire alla cittadinanza la possibilità di usufruire del servizio a supporto di una migliore organizzazione dei nuclei familiari nella conciliazione dei tempi di vita e di lavoro». Ovviamente, il bando è pensato per non impattare in alcun modo sulla precaria condizione finanziaria del Comune di Avellino. Il concessionario, quindi, dovrà anche occuparsi di una serie di ulteriori adempimenti a proprie spese. Oltre all'organizzazione del servizio e alla gestione del personale, «delle forniture necessarie, della manutenzione ordinaria e del servizio mensa». Inoltre, sarà sua cura introitare i costi del servizio e curare ogni aspetto legato al buon andamento. Non resta che espletare bene, e tempestivamente, la procedura di selezione. 

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