Avellino: aggressione al Moscati, individuato l'aggressore

L'uomo è un 52enne di Pomigliano d'Arco

L'ospedale Moscati di Avellino
L'ospedale Moscati di Avellino
Sabato 13 Gennaio 2024, 09:57
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È un 52enne di Pomigliano d'Arco il presunto responsabile delle minacce a due infermieri e a un operatore sanitario dell'ospedale Moscati. L'uomo è stato identificato e denunciato dai carabinieri della Stazione di Avellino. I militari hanno ritirato a titolo cautelativo anche due pistole e un fucile regolarmente detenuti dall'uomo. La violenza si è scatenata nella serata di martedì scorso, all'interno dell'unità operativa di Medicina Generale. Il 52enne avrebbe aggredito verbalmente i tre dipendenti del nosocomio cittadino. «Ho una pistola, la vado a prendere e vi sparo», avrebbe detto loro per poi allontanarsi. Una reazione che sarebbe stata scatenata dalla convinzione che il padre 87enne, ricoverato in quel reparto, non fosse trattato adeguatamente. Immediate sono scattate le indagini che, nel giro di 48 ore, hanno consentito di risalire all'identità dell'uomo. Un'attività condotta sentendo i tre operatori sanitari minacciati e verificando le immagini della videosorveglianza dell'ospedale.

L'episodio è avvenuto intorno alle 21,30 dello scorso martedì. Il 52enne di Pomigliano d'Arco è stato dunque denunciato in stato di libertà alla Procura di Avellino, in quanto ritenuto responsabile dei reati di minaccia ad un incaricato di pubblico servizio e interruzione di un servizio di pubblica necessità.

Oltre alla denuncia, dunque, i militari dell'Arma hanno proceduto al ritiro cautelativo delle due pistole e del fucile regolarmente detenuti presso la sua abitazione. «Profondamente amareggiato per l'episodio di aggressione verbale», si è detto il direttore generale dell'azienda ospedaliera Moscati, Renato Pizzuti, che invoca maggiore tutela per gli operatori sanitari. «Quanto accaduto - rimarca - è molto grave. È necessario fare in modo che il personale impegnato non solo nell'emergenza, ma anche nei reparti, possa lavorare in sicurezza. Occorre ripristinare i drappelli di Polizia negli ospedali, garantendo un servizio di vigilanza per l'intera giornata».

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Il tema delle aggressioni ai danni del personale degli ospedali, in modo particolare dei pronto soccorso, è al centro del dibattito politico regionale e nazionale, in considerazione dei recenti avvenimenti che hanno interessato soprattutto le strutture sanitarie della Campania. Martedì sera si sono vissuti momenti di forte tensione all'interno del nosocomio di contrada Amoretta, quando il figlio del paziente 87enne ha dato in escandescenze. L'arrivo dell'addetto alla sicurezza, allertato dalle infermiere e dall'operatore, ha spinto l'aggressore ad andare via. Ma la minaccia di tornare armato di pistola ha generato giustificabili preoccupazioni tra il personale dell'unità operativa di Medicina generale, e non solo. I carabinieri hanno eseguito riscontri rispetto alle immagini e al racconto delle persone coinvolte, risalendo così all'identità del 52enne che è uno dei quattro figli dell'anziano di Pomigliano d'Arco ricoverato al Moscati. Un'indagine lampo da parte dell'Arma per una vicenda che ha destato rabbia e apprensione. © RIPRODUZIONE RISERVATA

 

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