Incurabili, al via i lavori a Napoli: «È l’ospedale del futuro»

Il manager Verdoliva: «All’avanguardia e funzionale, un esempio di eccellenza»

Il rendering del futuro ospedale
Il rendering del futuro ospedale
di Ettore Mautone
Domenica 7 Aprile 2024, 22:53 - Ultimo agg. 8 Aprile, 18:02
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Il 23 marzo scorso il complesso degli Incurabili ha compiuto 502 anni e 5 anni da quando è stato chiuso insieme al lotto abitativo per un dissesto dovuto non solo alla vetustà della struttura ma anche ad alcuni abusi su cui indaga la magistratura. Ma a giorni la Asl Napoli 1 metterà il primo tassello per la rinascita. Entro il 19 aprile, infatti, sarà pubblicato il bando per l’appalto dei lavori all’intero complesso e a settembre sarà posta la prima pietra dei lavori del nuovo complesso in 4 lotti che partiranno in parallelo. Il rendering del futuro complesso ristrutturato da cima a fondo rende immagini impensabili a fotografare il degrado di oggi.

«Siamo in una fase concreta - conferma il manager della Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva - ci vorrà un po’ di pazienza.

Ogni scetticismo è frutto di una abitudine mentale disfattista abituata a tifare per i fallimenti anziché a guardare con fiducia alle cose». L’obiettivo è restituire alla città e alla comunità un patrimonio storico immenso all’indomani dell’evacuazione dell’aprile 2019 quando ripetuti cedimenti e crolli di alcune parti dell’edificio spinsero alla chiusura.

Quello che si profila dunque, è un lavoro di progettazione e programmazione di qualità. Resta inoltre confermato l’intervento sugli alloggi che saranno messi a disposizione degli inquilini andati via a condizione che siano stati conservati i requisiti esistenti prima dello sfratto. I fondi disponibili sono i 100 milioni stanziati dalla giunta regionale nel 2019 per la rifunzionalizzazione del complesso edilizio e per garantire condizioni di sicurezza per l’utenza, preservando il patrimonio storico, artistico e culturale dell’antico Ospedale degli Incurabili. Il complesso si articolerà in due macroaree: il museo e l’area ospedaliera di competenza dell’Asl Napoli 1.

 

La struttura accoglierà attività residenziali, semiresidenziali ed ambulatoriali, oltre ad una serie di servizi di supporto sanitari e non. Parliamo di un ospedale e di una Casa di comunità così come concepiti dal Pnrr. E poi aree per la lungodegenza, la riabilitazione, la diagnostica per immagini, un Centro diurno per Alzheimer. Dei 100 milioni nel piatto 15 sono sul Por Campania dei Fondi europei di Sviluppo regionale 2017-2020 relativi al Grande progetto per il Sito Unesco Centro storico, altri 65 del Por 2014-2020. Ci sono ancora residui per altri 3 milioni mentre 17 milioni sono una fetta del programma nazionale di edilizia sanitaria (ex articolo 20 della Finanziaria del lontano 1988). Fondi a cui si aggiungono 3,3 milioni del Pnrr per la Casa della Comunità, altrettanti per l’Ospedale della Comunità. L’Area museale ospiterà la Farmacia, la chiesa di santa Maria del popolo, beni artistici propri dell’Asl, il museo delle arti sanitarie e quello dei bianchi della giustizia.

Il restayling

«Abbiamo lavorato in questi anni - conclude il manager Verdoliva - per concretizzare un importante progetto di riqualificazione funzionale, restauro, ristrutturazione dell’intero complesso di Santa Maria del Popolo degli Incurabili. Ora ci siamo quasi per la partenza dei lavori. Restituiremo gli Incurabili a funzioni assistenziali e di servizio contestualizzandole alle attuali necessità e programmazione senza dimenticare la sua gloriosa storia. Un progetto voluto, portato avanti e ora avviato dalla Regione Campania e da questa Asl». In attesa ci sono le 21 famiglie sfollate dal lotto abitativo degli Incurabili che attraverso un lungo e complesso purgatorio non vedono l’ora di ritornare nelle loro case che saranno restituite agli aventi diritto entro i tempi tecnici di realizzazione dei lavori.

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