Caro libri da record, costa più di mille euro un figlio a scuola

Lo storico libraio Troisi: consentire l'acquisto di libri usati

La libreria Troisi
La libreria Troisi
di Renato Spiniello
Mercoledì 30 Agosto 2023, 09:33
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Caro libri da record anche in città. Secondo le stime del presidente di Federconsumatori Avellino Michele Casarano, l'esborso medio a cui andranno incontro le famiglie che hanno un figlio che quest'anno inizierà un liceo per dotarlo solamente dei libri di testo si aggira intorno ai 700 euro (695 euro per la precisione).

Numeri che valgono anche per la provincia irpina. Il calcolo include il costo standard dei volumi richiesti dalle scuole, più quattro dizionari. Se, poi, aggiungiamo il resto del corredo scolastico - che comprende zaino, astuccio e materiale di consumo vario - si possono tranquillamente raggiungere i 1.300 euro. Non andrà tanto meglio a chi comincerà le scuole medie. La stima di spesa media per le prime classi, in questo caso, è di 488 euro (sempre solo per libri e dizionari). Che diventano 1.095 euro se includiamo il corredo scolastico. «Il problema principale è per le famiglie che affrontano la spesa per la prima volta - specifica Casarano di Federconsumatori -.

Per i ragazzi iscritti alle seconde o terze classi invece la spesa media da affrontare è più bassa, ma è comunque superiore ai 300 euro. Un problema che si ripercuote ogni anno a settembre e che le istituzioni fanno finta di non vedere». Ormai, secondo il presidente di Federconsumatori Avellino, il costo dei libri di testo aumenta ogni anno del 15% circa, una spesa che va a incidere non poco sulle famiglie che già sono in difficoltà per la crisi economica e i rincari. «Il consiglio che rivolgiamo noi di Federconsumatori - continua Casarano - è di acquistare nei mercatini dell'usato oppure nelle grandi librerie che possono offrire sconti favorevoli».

Una proposta, rivolta invece alle istituzioni, è di seguire l'esempio del trasporto pubblico gratuito per gli studenti, sulla scia di quanto fatto dalla Regione Campania, anche per quanto riguarda i testi scolastici. «Sarebbe l'ideale» ammette il rappresentante dei consumatori. I numeri di Casarano sono a grosso modo confermati anche dalle librerie e cartolibrerie cittadine. Enzo Cinque di Cartostampa in via Scandone quantifica così le spese per i libri di testo: «per chi comincia il liceo la spesa è superiore ai 400 euro. 300 euro è invece la spesa media per i ragazzi appena iscritti in prima media e di nuovo oltre ai 400 euro per chi inizia il quarto anno del liceo. Solitamente chi può beneficiare tramite l'Isee dei buoni acquisti di Palazzo di Città compra testi nuovi, altrimenti si cercano almeno inizialmente volumi usati». Quello che sorprende più l'esercente è la spesa praticamente pari a zero di corredi scolastici. «A differenza degli altri anni non ci sono state praticamente vendite per quanto riguarda zaini, tracolle, astucci, cartelle e cancelleria varia - ammette Enzo Cinque -. Prima ogni alunno, anche per seguire le mode del momento, comprava lo zainetto nuovo, ora si aspetta che si usuri o si rompa per sostituirlo. È un segno tangibile di come il settore scolastico soffra della crisi economica generale che stiamo vivendo. Confidiamo in una ripresa almeno per il mese di settembre». Più profonda la riflessione di Pasquale Troisi della storica libreria di via Volpe.

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«Non è solo il caro libri, gli aumenti purtroppo riguardano tutto - ammette -. Il costo della carta è salito a dismisura, ma il vero problema è che non si possono sfruttare adeguatamente i libri usati. Le case editrici producono continuamente nuove edizioni che vengono poi proposte alle scuole che a loro volta le accettano. Questo costringe le famiglie ad acquistare sempre nuovi volumi che hanno il loro costo. L'insegnamento, però, dovrebbe derivare dalla saggezza e non dalle rinnovate edizioni. Il rammarico è proprio questo, ovvero quello di non poter permettere agli alunni di approfittare di volumi usati», conclude lo storico commerciante di libri.
 

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