Caso Summer festival, approfondimenti su conti bancari e bonifici

La Procura verifica transazioni e depositi delle imprese coinvolte nell'iniziativa

Caso Summer festival, approfondimenti su conti bancari e bonifici
Caso Summer festival, approfondimenti su conti bancari e bonifici
di Gianni Colucci
Domenica 3 Settembre 2023, 11:12
4 Minuti di Lettura

È la settimana decisiva quella che si apre domani sul fronte dell'inchiesta sul Summer festival del capoluogo. Anche il week end è stato di lavoro per gli uffici della procura che hanno acquisito nuovi elementi utili all'attività d'inchiesta.
In particolare si punta ad accertare il flusso di movimenti su conti bancari e bonifici relativi alle imprese che hanno operato in queste settimane con l'amministrazione comunale. Un ampio lavoro di approfondimento che richiederà del tempo, ma che è comunque destinato a fare definitiva chiarezza sulle modalità di affidamento e liquidazione di servizi e incarichi.

Un lavoro che il procuratore Domenico Airoma con il pm Paola Galdo stanno portando avanti da due settimane e che potrebbe arrivare a breve a confluire in un fascicolo.
Si ricostruiscono attraverso controlli bancari anche i flussi di denaro che ha generato, legittimamente e attraverso determine pubblicate sull'albo pretorio, il Summer Fest.

La grande operazione di immagine messa in piedi dal sindaco Festa ha consentito di mettere in moto fondi pubblici provenienti dalle casse comunali e a breve quelli dei programmi operativi della Regione Campania destinati proprio alla cultura e agli spettacoli. Si calcola che superino 1,2 milioni.
Il sindaco ha più volte spiegato che non risultano attività di acquisizione di documenti presso gli uffici comunali.

Video

Acquisizioni avvenute evidentemente se non direttamente, ma attraverso la modalità telematica: gran parte del materiale raccolto è ora disponibile a palazzo di giustizia.

Sarà invece necessario chiedere direttamente agli uffici i documenti che dal maggio 2023 a giugno sono stati prodotti e che non sono più sull'albo pretorio elettronico come la famosa delibera N. 168/2023 del 30/05/2023 che fa riferimento al cartellone di attività contenute negli indirizzi della giunta agli uffici e facenti parte della scheda inviata alla Regione per il finanziamento.

E, come spiegato dallo stesso sindaco: «Tutti i costi hanno trovato copertura su specifici capitoli del bilancio comunale dedicati all'organizzazione di eventi». Il sindaco ha anche chiarito che «sono infondate le voci per le quali tali risorse sarebbero state attinte da capitoli con diversa destinazione». Aggiungendo: «Ancora più falsa è l'illazione secondo la quale avremmo sottratto risorse alle politiche sociali. Per quanto riguarda gli affidamenti, sono stati tutti indirizzati alle società, non solo una, che hanno dimostrato di possedere l'esclusiva degli artisti».
È sul capitolo affidamenti che tuttavia la procura intende svolgere i maggiori approfondimenti.
Come si è arrivati agli affidamenti e attraverso quali modalità è il tema principale. Tema affrontato anche con i consiglieri comunali Nicola Giordano Francesco Iandoli e Dino Preziosi che nei giorni scorsi sono stati ascoltati dallo stesso procuratore per raccogliere «sommarie informazioni».

Come di particolare interesse per gli investigatori appare anche la gestione dei deliberati che man mano che la giunta di Festa adottava e venivano accumulandosi prima della firma del sindaco e quindi lasciati in stand by senza venir pubblicati sull'albo pretorio.
Un tema questo di particolare interesse che apre un filone a se stante sul quale la stessa prefettura si era interessata svolgendo approfondimenti.
Ora la documentazione relativa è al vaglio dell'autorità giudiziaria. In particolare, suscita interesse il documento di riscontro alle richieste del prefetto Spena al segretario generale del comune Vincenzo Lissa.
Lissa spiega che non esiste una norma che imponga «in che tempo va pubblicato un atto adottato». Tuttavia riconosce che «risulta vero che le delibere di giunta adottate con immediata eseguibilità non siano corredate da adeguata motivazione». La questione all'esame dei magistrati è relativa a gli effetti di una delibera che difettasse di motivazione rispetto ai requisiti di immediata eseguibilità.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA