Avellino, Centro autismo a Valle: il Comune frena sulla gestione ai privati

Oggi nuovo round in Consiglio nella seduta monotematica

La marcia Rosa per il Centro autismo
La marcia Rosa per il Centro autismo
di Rossella Fierro
Lunedì 23 Ottobre 2023, 09:15 - Ultimo agg. 09:23
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Il futuro del centro per l'autismo di Valle continua a far discutere. Nei giorni scorsi il sindaco, Gianluca Festa, ha negato di voler dare la struttura in gestione a privati. Dopo che a settembre aveva annunciato una partnership con un soggetto diverso dall'Asl per la governance della struttura di Valle, il sindaco, ai microfoni di TeleNostra, ha detto «non mi pare di aver mai parlato di privati, ma siamo in dirittura d'arrivo per sancire un'intesa di qualità che smentirà i denigratori seriali». Nessuna parola, però, su un eventuale riavvicinamento con l'Asl.

Il rapporto tra amministrazione comunale e azienda sanitaria locale, proprio quando sembrava essere stata finalmente raggiunta un'intesa per l'apertura del centro e il trasferimento a Valle di tutte le attività della neuropsichiatria infantile, si era bruscamente interrotto dopo che lo stesso sindaco aveva accusato l'azienda di via degli Imbimbo di aver perso tempo e di non aver presentato una bozza di protocollo di intesa per dare avvio alle attività.

Motivo per cui aveva deciso di rivolgersi altrove per assicurare ai ragazzi con autismo e alle loro famiglie le migliori terapie e attività possibili da svolgere nel centro di contrada Serroni.

Ad interpretare positivamente l'ultima versione del sindaco sono le associazioni. Michelangelo Varrecchia, portavoce dell'associazione "Garante per le diverse abilità", parla di «pace fatta» e scrive all'Asl chiedendo, a questo punto, di fare il primo passo e di convocare Festa per provare a rendere finalmente operativa una struttura attesa da quindici anni. Commenta Varrecchia: «Asl e Comune sostengono la stessa cosa: fornire il migliore servizio possibile ai nostri ragazzi autistici e alle loro famiglie, con la presa in carico per tutti e, per il primo anno, attività semiresidenziali per dieci adolescenti e dieci adulti. A questo punto, visto che l'interesse unico e prioritario deve essere quello di porre fine alla vergognosa chiusura del centro di Valle, e che il sindaco ha smentito l'interesse di un soggetto privato, le parti devono sedersi al tavolo di nuovo. Ci appelliamo all'Asl, che ha già investito risorse importanti pari a 1,4 milioni di euro, affinché si faccia promotrice di un nuovo confronto con l'unico obiettivo di aprire la struttura».

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Richiesta che, in caso di esito negativo, le associazioni sono pronte a reiterare anche al Prefetto, Paola Spena, che a febbraio scorso aveva presenziato alla stretta di mano tra il sindaco e il manager Asl, Mario Ferrante, e parlato di intesa raggiunta. Per Varrecchia, in sintesi, «non ci sono più alibi. L'Asl ha previsto anche 150mila euro per possibili progetti di inserimento nel mondo del lavoro per ragazzi con sindrome da autismo, perché non prevedere anche questo nel centro di Valle? Ora cogliamo positivamente il fatto che il sindaco smentisce l'interesse del privato, cosa che abbiamo sempre auspicato perché solo il pubblico sia in grado di garantire fondi e terapie adeguate».
Di centro per l'autismo si discuterà nel consiglio comunale monotematico che oggi, in conferenza dei capigruppo, verrà ricalendarizzato dopo lo slittamento della seduta dello scorso 12 ottobre. In quella sede Festa avrà l'opportunità di chiarire quale è il suo disegno per il futuro della struttura, chi è il partner individuato, se ha intenzione o meno di ricucire lo strappo con l'Asl. Ma, soprattutto, cosa che maggiormente interessa i genitori di bambini e ragazzi con sindrome dello spettro autistico, potrà dire loro quando le porte del centro di Valle si apriranno una volta e per tutte.
 

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