Centro direzionale e parco urbano:
Buondonno chiama i privati ad Avellino

Centro direzionale e parco urbano: Buondonno chiama i privati ad Avellino
di Flavio Coppola
Mercoledì 19 Febbraio 2020, 09:20 - Ultimo agg. 11:25
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L'amministrazione comunale chiama i privati per chiudere il cerchio sul centro direzionale e sul parco urbano della ormai famigerata scheda urbanistica Ni01.

A dodici anni dall'approvazione del Puc Gregotti-Cagnardi, che nell'area dell'Autostazione descriveva il cuore della visione futura di Avellino, l'assessore al ramo, Emma Buondonno, e il sindaco, Gianluca Festa, vogliono arrivare in fondo: «L'amministrazione è consapevole che il piano urbanistico attuativo della Ni01 va completato - afferma Buondonno - Perché da 12 anni a queste parte è fermo e perché questa scelta è preferibile dal punto di vista della sostenibilità economica. Fermo restando, che quel piano urbanistico si distingueva per un'intenzionalità progettuale molto marcata sull'espansione della città, che poi non c'è stata per la decrescita demografica, chiudere quel progetto è anche in linea con la visione della densificazione dei centri urbani quale strumento per evitare di consumare ulteriore suolo in collina».

Il progetto in questione è da molti anni tra i più discussi. Prevede, come ormai noto, la realizzazione di una sorta di cittadella degli affari, caratterizzata da torri e uffici, privati ma anche pubblici, che delimitino un parco urbano posto all'interno. Un polmone verde che, spiega ancora Buondonno, «verrebbe realizzato con le risorse delle opere di urbanizzazione privata». In scala molto inferiore, sarebbe una sorta di trasposizione del Central Park di Manhattan.

Ma per passare dalle parole ai fatti, e anche per sapere una volta e per tutte se occorre voltare pagina, l'amministrazione ha bisogno di conoscere le intenzioni dei privati che hanno investito in quell'area: «Questo ragionamento continua l'assessore va portato avanti tenendo conto dei diritti edificatori dei terzi e intrecciando questo ragionamento rispetto alle esigenze del Bilancio comunale. Del resto, nell'area, non mancano contenziosi e nodi che vanno sciolti definitivamente. Gli investitori sono direttamente interessati nel progetto. Quindi, le scelte devono essere condivise». Dopo una riunione fiume svolta ieri, l'esecutivo si è riconvocato per lunedì prossimo sul medesimo punto. «Non possiamo più permetterci di non decidere - prosegue l'assessore all'Urbanistica - Incontreremo i privati per definire i passi successivi e comprendere l'interesse dei soggetti che devono rendere esecutivo il piano oppure a riconvertirlo».

Si tratta, in ogni caso, di un'area centrale in ogni tipo di valutazione urbanistica. Buondonno conferma: «Stiamo ripensando la città e quella scheda deve trovare una sua definizione. Non dimentichiamoci evidenzia che in quella zona insiste l'Autostazione, che tra meno di un anno sarà pronta e rappresenterà un vero e proprio bus terminal. Dobbiamo mettere tutto nero su bianco, tenendo conto che non ci vorrà meno di sei mesi».

Il «Pua» della Ni01 è solo il primo dal quale l'amministrazione Festa è ripartita. Tra gli altri che saranno al centro della prossima discussione, infatti, c'è il piano urbanistico attuativo di Campo Genova. Come è stato fatto rilevare all'esecutivo dai consiglieri di opposizione e da Antonio Gengaro, nella nuova zona mercatale appena individuata dal sindaco Festa, insistono i diritti edificatori dei privati del centro storico. Come se ne esce? Buondonno, in merito, individua due soluzioni: «Da un lato, si può ragionare di scambiare quelle quote di proprietà con altre che appartengono al Comune in altri Pua; dall'altro, considerato che l'area è stata destinata solo temporaneamente per il mercato e che per programmare un Pua ci vogliono mesi, possiamo avviarne comunque la pianificazione, e liberare le proprietà quando sarà terminata».

Il ragionamento sui grandi progetti del piano Gregotti-Cagnardi è propedeutico, ovviamente, alla definizione del nuovo Piano urbanistico del Comune.

Buondonno ci sta lavorando dal suo insediamento. Giovedì prossimo, la discussione - strategica per il futuro di Avellino - approderà finalmente in commissione Urbanistica. La parola d'ordine è zero consumo di suolo. 

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