Avellino, centro storico senza auto:
ogni sera da giugno al 30 settembre

Avellino, centro storico senza auto: ogni sera da giugno al 30 settembre
di Flavio Coppola
Mercoledì 18 Maggio 2022, 08:51
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Il timer comunale è puntato ufficialmente sulla data del primo giugno. Segnerà l'inizio di una sfida storica, in cui la città antica si metterà al passo con i tempi. Chiudendosi, fino al 30 settembre, alla circolazione veicolare tutti i giorni, dalle 20 all'1. Una scelta politica che archivia l'epoca della sosta selvaggia al centro storico, con le auto dappertutto, e che prelude ad una pedonalizzazione definitiva e strutturale. Ieri, l'amministrazione comunale l'ha condivisa con la città, in un'assemblea pubblica tanto partecipata quanto appassionata e civile.

L'esordio della Zona a traffico limitato sarà accompagnato dall'istituzione della «Zona 30», che darà al centro storico i ritmi lenti e dolci delle bici e dei pedoni. I sette nuovi varchi elettronici, in arrivo dal Ministero, saranno posizionati a Piazza Libertà, Vico Episcopio, Largo Triggio, Corso Umberto, via Luigi Amabile, Rampa San Modestino e via Casale.

E si aggiungeranno a quello già attivo dal 2019 a Piazza Duomo. L'accesso in macchina sarà consentito come da prassi ai soli residenti, che potranno sostare sulle strisce blu. A benefici dei visitatori ci sarà, per l'immediato, il parcheggio comunale coperto. In attesa ma ci vorrà qualche anno di poter realizzare il progetto di Campetto Santa Rita, che collegherà l'utenza alla Collina della Terra. Convinta della necessità di dover recepire tutte le istanze dei commercianti e dei residenti, l'amministrazione ha lanciato anche un questionario on line, già disponibile sul sito web del Comune. La mobilità cittadina sarà supportata, invece, dall'apertura del tunnel, data per imminente anche ieri e contestuale all'avvio della pedonalizzazione.

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Per il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, così «il centro storico diventa il cuore pulsante del rilancio economico di Avellino, oltre che attrattore turistico e culturale». «Serviva un atto di coraggio, perché in tutto il mondo i centri storici sono pedonalizzati. rivendica - Paghiamo dazio per gli errori del passato, su tutti il problema atavico dei parcheggi, ma abbiamo immaginato soluzioni, anche sapendo che non sarebbero state facili». Spaventano, in particolare, i temi dirimenti della sosta e della mobilità. Nel primo caso, Festa guarda avanti con il progetto di Campetto Santa Rita. Poi rimarca: «Sono scelte impopolari, ma ne siamo convinti. Questa è una città che da 40 anni sta morendo di immobilismo e che ha bisogno di uno scatto d'orgoglio». Siamo al tunnel: «A a breve aprirà - assicura - e so bene che senza sarebbe il caos. Il tutto, nell'ambito di un sistema di mobilità sostenibile che è un atto di civiltà. Ricordo piazza Duomo piena di auto, e la guardo oggi. chiosa - È tutta un'altra storia. Vinciamo questa sfida, come accadde per il Corso». L'attrattore principale sarà la Dogana riqualificata entro la fine dell'anno prossimo. Ma non solo. «La pedonalizzazione, spiega il vicesindaco con delega al Commercio e al Turismo, Laura Nargi, si inserisce in un progetto più ampio di rilancio della città. Anche di vivibilità, con più illuminazione e sicurezza per i residenti. Nel documento di orientamento strategico del Comune ricorda - tutto gira intorno al cuore antico». Ed ecco i provvedimenti.

«Attraverso i fondi Pics, abbiamo già finanziato 12 nuove attività, e altre 7 sorgeranno entro l' anno. E' partita, inoltre, la riqualificazione del «Victor Hugo». C'è la Dogana, e il recupero del Castello Longobardo. Casina del Principe dice è pronta per ospitare, tra le altre cose, l'Agenzia del turismo. Infine, i lavori in partenza per riqualificare le parti est ed ovest e i distretti commerciali in dirittura d'arrivo. Quello del centro storico sottolinea si chiamerà non a caso Le vie dei Caracciolo». La condivisine, si impegna la vicesindaco, sarà la stella polare del percorso. «Non solo il questionario, ma una serie di ulteriori incontri tematici con i portatori di interesse, il prossimo sul piano parcheggi». Infine, una risposta a chi ha parlato di «tavolini e dehors selvaggi». «Veniamo da anni molto duri per il commercio, e non ritengo giusto parlare di problemi del genere. In ogni caso regolamenteremo tutto puntualmente».

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