Il report della Dia: «Clan Pagnozzi egemone in Irpinia»

Anche se decimata dagli arresti l'organizzazione è ancora predominante

Il report della Dia: «Clan Pagnozzi egemone in Irpinia»
Il report della Dia: «Clan Pagnozzi egemone in Irpinia»
di Katiuscia Guarino
Venerdì 15 Settembre 2023, 08:41
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Il clan Pagnozzi è l'organizzazione più potente operante in Irpinia. Nonostante siano venute meno le figure di vertice maggiormente carismatiche, è considerato il sodalizio che ancora ha influenze importanti tra Valle Caudina, Sannio, parte della provincia di Caserta, oltre a interessi nel Lazio. Lo dice la relazione semestrale della Direzione investigativa antimafia (Dia), affidata al parlamento dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi.

«Le aree a maggior presenza criminale restano la città di Avellino, il Vallo di Lauro al confine con Nola e la Valle Caudina a ridosso della provincia di Benevento», dice il report.

Sono ancora forti i rapporti tra clan locali con quelli di altre realtà della Campania. «Il panorama criminale irpino è connotato dalle relazioni intercorrenti tra le organizzazioni locali ed i sodalizi camorristici delle province limitrofe, in ragione della particolare ubicazione territoriale», sottolinea la Dia. Nel capoluogo e nei comuni dell'hinterland permarrebbe attivo «il nuovo clan Partenio, evoluzione dello storico clan Genovese e già colpito da numerose operazioni che ne hanno significativamente ridimensionato l'assetto».

Le spallate della giustizia hanno duramente segnato l'irrobustimento criminale di questa organizzazione. Meno potenti del passato, ma comunque temibili i clan Cava e Graziano nel Vallo di Lauro, «i cui capi storici sono recentemente deceduti per cause naturali. I due sodalizi, in storica contrapposizione, sono stati protagonisti in passato di sanguinosi scontri che hanno coinvolto anche le donne. La famiglia Cava, originaria di Quindici, sarebbe attualmente rappresentata dai familiari del defunto capo storico e da alcuni sodali si evidenzia nella relazione - In tale contesto, rileva anche la scarcerazione di un esponente apicale avvenuta lo scorso 14 novembre 2022, per avvenuta revoca della misura cautelare a suo tempo disposta». E ancora: «Il clan Graziano, anch'esso originario di Quindici, risulta fortemente indebolito in ragione della recente scomparsa del suo capo storico e del perdurante stato di detenzione dei suoi prossimi congiunti».

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Per la Dia, dunque, nonostante siano venute meno le figure più carismatiche, i Pagnozzi sono ancora forti. «San Martino Valle Caudina è il comune di origine del clan Pagnozzi, che rimane unico e incontrastato protagonista, rappresentato da taluni esponenti ancora liberi e altri numerosi affiliati, con interessi illeciti che si propagano anche nelle province di Benevento, Caserta e nel Lazio».

Nella relazione semestrale della Dia, che fa riferimento alla seconda parte dello scorso anno, si parla inoltre delle attività di contrasto portate avanti da magistrati e forze dell'ordine. Operazioni che hanno inferto colpi importanti ai gruppi criminali presenti in provincia. «Con riferimento ai territori del Vallo di Lauro e della limitrofa area dell'agro nolano, si richiama l'esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare eseguita il 3 novembre 2022 dalla Dia e dai Carabinieri a carico di 25 persone, alcune delle quali ritenute esponenti del clan Sangermano operante nell'agro nolano, accusate di associazione mafiosa, estorsione, usura, trasferimento fraudolento di valori, illecita concorrenza, autoriciclaggio, nonché porto e detenzione illegale di armi comuni da sparo, quest'ultimi reati aggravati dalle finalità e modalità mafiose».
 

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