Avellino, controlli sulle mense scolastiche: multata una ditta

Lavoratori irregolari, denunciato il titolare di un'azienda

Avellino, controlli sulle mense scolastiche: multata una ditta
Avellino, controlli sulle mense scolastiche: multata una ditta
di Selene Fioretti Katiuscia Guarino
Giovedì 21 Marzo 2024, 08:55
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Scatta la sospensione per un'attività di ristorazione di Castellamare di Stabia, con una succursale anche ad Avellino, che si occupa della gestione di alcune mense scolastiche in città e in provincia. Sono state elevate sanzioni amministrative per oltre 6mila euro e prescrizioni in materia di lavoro per una somma complessiva di 19mila euro. È scattata, inoltre, la denuncia per il rappresentante legale dell'azienda di ristorazione.

Il provvedimento è stato disposto in seguito a un'azione congiunta condotta dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Avellino (Nil) e del Nucleo Antisofisticazione e Sanità (Nas) di Salerno. In seguito a una segnalazione, è stata ispezionata un'attività di ristorazione e confezionamento pasti che fornisce cibi alle scuole della città e in provincia di Avellino. Nel corso dei controlli i militari del Nil, guidati dal maresciallo Marco Caruso, hanno scoperto un lavoratore in nero su un totale di otto addetti impiegati. Di qui è scattata la sospensione per l'attività imprenditoriale. Non solo. Per le irregolarità riscontrate, il legale rappresentante dell'azienda è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino.

Sono state inflitte, inoltre, sanzioni amministrative per oltre seimila euro e impartite prescrizioni in materia di lavoro, riguardanti la mancanza di visite mediche di idoneità, la mancata formazione dei lavoratori e il mancato aggiornamento del Documento valutazione dei rischi, per un importo complessivo di circa 19.000 euro.

L'azienda ha subito provveduto a pagare la sanzione e a mettere in regola il lavoratore non assunto secondo la normativa. Ora restano le altre prescrizioni. Sul fronte delle verifiche dei Nas, invece, non sono emerse problematiche importanti, tali da determinare provvedimenti consequenziali. Per riprendere l'attività bisognerà soddisfare tutte le prescrizioni imposte.

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Esattamente una settimana fa la questione della sicurezza nei servizi di refezione scolastica è stata al centro di una riunione straordinaria tenutasi a Palazzo di Città. Un incontro, convocato dall'assessore alla Pubblica istruzione, Giuseppe Giacobbe, necessario a chiarire un episodio verificatosi nelle scuole materne ed elementari di Avellino. Un fatto avvenuto il 15 febbraio che ha destato molta preoccupazione sia nei genitori degli alunni che nel corpo docenti. In quella data, nelle mense degli Istituti Margherita-Da Vinci, Colombo-Solimena, San Tommaso-Tedesco, Perna-Dante e del V Circolo didattico Palatucci è stato somministrato un secondo di carne appartenente alla stessa partita su cui alcune docenti dei plessi coinvolti hanno notato un'alterazione del prodotto, che si presentava maleodorante. Così si sono rifiutate di farlo consumare ai bambini, avvisando immediatamente sia i presidi che le famiglie.

A quel punto sono stati proprio i dirigenti scolastici a sottoporre l'accaduto all'assessore al ramo, chiedendo per vie ufficiali delle spiegazioni. Giacobbe, dalla sua, ha convocato un tavolo a cui far sedere i rappresentanti della Commissione mensa e i responsabili della ditta che si è aggiudicata l'appalto del servizio di refezione, la Ep Spa. Dopo una serie di rinvii, mercoledì scorso si è svolto l'incontro. La carne arrivata nelle scuole, come è stato assicurato, non era scaduta. Le ragioni della sua alterazione, invece, sarebbero dovute presumibilmente alla cattiva conservazione. A domanda precisa, Giacobbe dichiara: «Non abbiamo avuto segnalazioni ufficiali in merito a malesseri registrati dopo il pasto». Allo stesso tempo, l'accaduto non ha precedenti noti nei refettori del capoluogo irpino serviti dalla Ep. L'azienda di ristorazione, con sede operativa a Napoli, a luglio del 2023 ha vinto il bando comunale per il servizio di refezione. Un appalto da oltre tre milioni di euro e dalla durata di tre anni scolastici.

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