Avellino, Moscati, risarcimento di 45mila euro: «Intervento al cuore inutile»

Nel 2018 l'uomo era stato coinvolto in un incidente stradale in tangenziale

L'ospedale Moscati
L'ospedale Moscati
di Katiuscia Guarino
Sabato 13 Aprile 2024, 08:28
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Risarcito con 45mila euro per un'operazione chirurgica eseguita all'Azienda ospedaliera Moscati. È quanto riceverà un 50enne napoletano che in seguito a un incidente stradale avvenuto sulla Tangenziale di Napoli nel 2018 era stato sottoposto a un intervento per sospetta dissezione aortica presso il nosocomio di contrada Amoretta.

Per il grave quadro clinico, il 50enne fu immediatamente operato.

In seguito a una denuncia presentata dal paziente nel 2020 e alla perizia ordinata dal giudice è emerso che l'intervento non doveva essere effettuato. Di qui, il risarcimento. Si tratterebbe secondo i legali Michele Francesco Sorrentino, Pierlorenzo Catalano e Filippo Castaldo che hanno assistito il 50enne di «un caso di intervento inutile a cuore aperto».

L'incidente stradale avvenne nel Napoletano. L'uomo ferito fu trasportato in un primo momento preso l'ospedale San Paolo di Napoli. Successivamente trasferito nella struttura sanitaria avellinese di contrada Amoretta. Qui, dunque, la diagnosi dei medici che agirono a tutela della salute del paziente vista la grave situazione che si era presentata. I sanitari avrebbero confermato un "supposto grave quadro di dissezione aortica - spiegano gli avvocati del 50enne - e avrebbero deciso di operare immediatamente il paziente. Dagli accertamenti effettuati in seguito alla denuncia presentata dal paziente, «gli esami eseguiti sarebbero risultati incompleti l'intervento di sternotomia si sarebbe dimostrato del tutto inutile».

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Successivamente alla perizia disposta dal giudice, è emerso che l'intervento non doveva essere effettuati: «Gli esami diagnostici di approfondimento, che i sanitari del Moscati hanno omesso, avrebbero consentito di rilevare che il paziente non presentava una dissezione aortica e che, quindi, non avrebbe dovuto essere operato», spiegano i legali. Prima che i consulenti del giudice depositassero la relazione definitiva, «la struttura ospedaliera ha deciso di risolvere la controversia proponendo un risarcimento di circa 45mila euro, somma che il paziente danneggiato ha accettato», evidenzino i legali.

Gli avvocati Michele Francesco Sorrentino, Pierlorenzo Catalano e Filippo Castaldo dello Studio Associati Major - che hanno assistito il 50enne - insieme al medico legale Marcello Lorello, hanno confermato la definizione dell'accordo. Gli avvocati ricostruiscono la vicenda. «Al San Paolo di Napoli il paziente fu sottoposto a una radiografia toracica dal quale i medici diagnosticarono una dissezione aortica. Ma non avendo i mezzi per poter procedere ad ulteriori accertamenti, si decise per il trasferimento presso l'ospedale Moscati, struttura adeguata a gestire l'emergenza. I medici sottoposero il paziente allo stesso esame riscontrando la medesima diagnosi, ma non effettuarono gli ulteriori approfondimenti diagnostici che le linee guida impongono. Decisero comunque per l'intervento a cuore aperto, senza trovare nulla di quanto diagnosticato. Un intervento assolutamente esplorativo, come attestato in cartella clinica. Il paziente ha avuto una lunga convalescenza e una serie di problemi collegabili all'intervento (anche a livello psichico). Ha dovuto osservare una lunga cura con farmaci e a livello toracico gli è rimasta una cicatrice molto estesa. La causa è partita nel 2020. C'è stato un accertamento giudiziale con la nomina di due consulenti d'ufficio che hanno ravvisato la responsabilità del Moscati per aver omesso i dovuti approfondimenti diagnostici».

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