Avellino, sindaco Gianluca Festa indagato: nessun ripensamento sulle dimissioni

Il Comune sarà guidato da un commissario prefettizio

Avellino, sindaco Gianluca festa indagato
Avellino, sindaco Gianluca festa indagato
di Rossella Fierro
Martedì 16 Aprile 2024, 09:22 - Ultimo agg. 18 Aprile, 09:29
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Gianluca Festa non è più il sindaco di Avellino. Da oggi, e fino alle elezioni di giugno, il Comune sarà guidato da un commissario prefettizio la cui nomina arriverà nelle prossime ore. Impensabile, d'altronde, un colpo di scena dell'ormai ex primo cittadino nell'ultimo dei venti giorni concessigli dalla legge per ritirare le dimissioni protocollate lo scorso 26 marzo. Era chiaro sin dall'inizio, lo è stato ancor di più ieri quando per l'intera giornata a Palazzo di Città non hanno fatto capolino gli assessori, che si erano salutati domenica nel corso dell'ultima seduta di consiglio comunale per l'approvazione del bilancio.

Unica presente nel suo ufficio la delegata alle politiche abitative, Marianna Mazza.

Pochi anche i consiglieri di maggioranza che hanno voluto varcare per l'ultima volta l'ingresso del Municipio. Un clima di smobilitazione avanzata che ha comunque permesso di sparare le ultime due cartucce, l'annuncio dell'apertura dell'isola ecologica a Pianodardine, con la firma in extremis dell'ordinanza che dispone l'avvio del centro che sarà gestito dalla società Grande Srl, e il completamento dei lavori di rimozione e riqualificazione dell'area su cui insisteva un vecchio distributore di benzina a via Due Principati, all'imbocco del Ponte della Ferriera, destinata a diventare una piazzetta attrezzata di arredo urbano.

Rimasto in canna il colpo più atteso, l'apertura del Tunnel. Nonostante i diversi solleciti partiti negli ultimi giorni dal Municipio, l'ok del provveditorato alle opere pubbliche non è arrivato neanche ieri.
Quindi toccherà al commissario prefettizio inaugurare il sottopasso che da via Garibaldi permetterà di raggiungere via San Leonardo attraversando le viscere del centro città. In tarda mattinata, poi, il post social di commiato finale dalla vicesindaca, Laura Nargi, che negli ultimi 20 giorni ha tenuto le redini dell'amministrazione: «Nel corso di questi 5 intensi anni, ho servito la mia città con impegno, senza risparmiarmi mai, con una dedizione totale e costante, mettendo passione in ogni azione e in ogni iniziativa, sacrificando, quando necessario, tempo agli affetti e alla famiglia.

Quando si ama così tanto Avellino, tutto questo lo si deve mettere in conto e alla fine, pesa anche di meno». Nargi ha voluto omaggiare funzionari, dirigenti, colleghi di giunta e consiglieri per il lavoro corale svolto grazie al quale «Non abbiamo lasciato indietro nessuno, rendendo Avellino più accogliente ed inclusiva, più madre e meno matrigna, più attenta e ricettiva, più viva ed effervescente, più bella e più affascinante. Insomma, una città pronta ad affrontare a viso aperto e con rinnovata speranza il futuro. E il futuro inizia oggi, non domani».
Affermazione, quest'ultima, dal sapore tutto elettorale.

Festa, infatti, non ha ufficialmente ancora sciolto le sue riserve sul ruolo che si ritaglierà per l'ormai imminente campagna elettorale. Né ai suoi fedelissimi né ai suoi collaboratori l'ex sindaco avrebbe chiarito se si ricandiderà alla guida della coalizione civica o se sceglierà per sé il ruolo di padre nobile dello squadrone composto probabilmente da quattro liste, lasciando il testimone di candidato apicale proprio alla sua vice. Indecisione, reale o di tattica politica, che comunque non potrà durare ancora a lungo.

Uno scenario, quello di una campagna elettorale senza Festa, che appariva impensabile fino a poche settimane fa. D'altronde ad escludere categoricamente una sua uscita dalla scena politica era stato lui stesso finanche nella concitata conferenza stampa convocata all'indomani della perquisizione domiciliare subita nell'ambito dell'inchiesta su presunti appalti anomali che lo vede tra le persone indagate.

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