Avellino, vaccini «ballerini»,
odissea​ al Campo Coni per gli ultra 80enni

Avellino, vaccini «ballerini», odissea al Campo Coni per gli ultra 80enni
Martedì 23 Marzo 2021, 08:29 - Ultimo agg. 24 Marzo, 19:00
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Fino a tre ore di attesa per fare il vaccino. In fila, all'esterno della tensostruttura del Campo Coni, con una temperatura tutt'altro che primaverile, decine di cittadini ultraottantenni prenotati tra le 14 e le 16 di ieri per fare il richiamo nel centro vaccinale del capoluogo.

Dopo una sessione mattutina tranquilla, nel primo pomeriggio terminano le scorte di fiale Pfizer. Con colpevole ritardo, l'Asl di Avellino invia un mezzo all'ospedale Frangipane di Ariano (hub provinciale) per prelevare le dosi necessarie a completare la seduta. Circa tre ore di stop: il viaggio di andata e ritorno e poi il tempo che serve per scongelare i flaconi. Intanto, monta la protesta: «Sono qui dalle 14.30», dice un'anziana signora accompagnata dalla figlia. «Sto aspettando qui fuori: fa un freddo tremendo». Un'altra aggiunge: «Ho chiesto se potevo entrare per sedermi, mi hanno risposto che non era possibile per ragioni di sicurezza». Attorno alle 17.15 si riprende: «Era ora: è una cosa assurda», dice un signore. «Mi chiedo - aggiunge - come abbiano fatto a non rendersi conto che le dosi non bastavano per vaccinare tutti». In effetti, proprio ieri mattina è arrivato in Irpinia un carico da oltre 12mila vaccini. Dunque, l'Asl avrebbe avuto modo e tempo per rifornire il centro vaccinale di Avellino. Evidentemente non è andata così. A fine giornata sono comunque 324 le dosi somministrare ad Avellino. Complessivamente 929 con 95 a Cervinara, 94 a Monteforte Irpino, 102 a Mirabella Eclano, 73 ad Ariano Irpino, 69 a Moschiano, 109 a Grottaminarda e 63 presso le residenze sanitarie.

Ancora alto il tasso di assenteismo di docenti e forze dell'ordine ai quali è riservato il composto anglo-svedese AstraZeneca (la cui somministrazione era stata sospesa per 4 giorni la settimana scorsa).

Anche ieri, per il terzo giorno consecutivo, uno su tre non s'è presentato nel centro vaccinale dove era stato convocato (su 370 ci sono state 119 defezioni). 

Oggi si prosegue. Le dosi, come detto, ci sono. Nelle ultime 48 ore ne sono state consegnate all'Asl 11mila e 660, di cui 2300 di Moderna (consegnate domenica) e 9mila 360 di Pfizer-BionTech (ieri). Un'altra pizza del composto Pfizer, per complessive 1170 dosi, è stata affidata all'Azienda ospedaliera Moscati di Avellino. Dunque, in totale, 12mila 830 vaccini che dovrebbero consentire la ripartenza a pieno regime.

Dall'Asl fanno sapere: «A seguito della fornitura di nuove dosi di vaccino Pfizer e Moderna, destinati alla categoria over 80, ripartono le somministrazioni di prime dosi agli ultraottantenni della provincia di Avellino. Oltre alla somministrazione delle seconde dosi presso i centri vaccinali di Avellino, Monteforte Irpino e Mirabella Eclano, verranno attivati i centri vaccinali di Montefalcione (dove erano state sospese le somministrazioni di vaccini per la categoria over 80 a causa della mancanza di vaccino) e presso i centri vaccinali di Ariano (Palazzetto dello Sport), Montella, Lioni, Sant'Angelo dei Lombardi, Bisaccia, dove verranno convocati gli ultraottantenni che hanno aderito alla vaccinazione successivamente all'attivazione di questi centri». 

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Cominceranno poi lunedì prossimo le vaccinazioni ai pazienti fragili in carico all'Azienda ospedaliera Moscati. «Ieri mattina - confermano dalla città ospedaliera - è stato consegnato e riposto nell'ultra-freezer un vassoio di fiale Pfizer-BionTech ed è stato già comunicato un ulteriore approvvigionamento per il 6 aprile. Pertanto, l'Azienda, mentre sta ultimando le somministrazioni della seconda dose ai pazienti in dialisi, ai trapiantati di midollo, di rene e di fegato, ha già programmato di contattare tutti gli altri pazienti ad elevata fragilità ricoverati o seguiti dalle Unità operative. Una volta raccolte le adesioni, le persone vulnerabili e ad alto rischio, a prescindere dal comune di residenza, saranno convocate in numero di circa 250 al giorno per essere vaccinate». Le iniezioni saranno fatte nel punto vaccinale che l'Azienda ospedaliera ha allestito nell'Unità operativa di Medicina preventiva dove le operazioni saranno eseguite da un'equipe preposta alla presenza di uno specialista di riferimento per ciascuna categoria di soggetti fragili e adottando i necessari protocolli per garantire l'attivazione di contromisure in caso di reazioni avverse. 

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