Covid, Sellitto: l'Asl deve riaprire
tutti i centri vaccinali

Covid, Sellitto: l'Asl deve riaprire tutti i centri vaccinali
di Antonello Plati
Lunedì 29 Novembre 2021, 08:32
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«L'Asl deve riaprire tutti i centri vaccinali anticovid della provincia di Avellino. Così non si può più andare avanti». Il presidente dell'Ordine dei medici di Avellino, Francesco Sellitto, rinnova l'appello lanciato, con ampio anticipo, un paio di settimane fa. Quando il medico aveva previsto tutto. E con precisione svizzera, in mancanza dei correttivi suggeriti, si sono registrati i disagi causati da una catena di disservizi. Più di tutto, manca il personale. Infatti, non sono stati rinnovati i contratti agli operatori sanitari precedentemente assunti tramite una manifestazione di interesse e impiegati, appunto, nelle 22 sedi della provincia. Da luglio, quindi, c'è stata una graduale riduzione dell'attività. Con l'apertura a rotazione degli hub, 7 massimo 10 al giorno: «Se vogliamo soddisfare la richiesta di somministrazione della terza dose, devono essere riaperti tutti i centri. Anche con orari ridotti, non 12 ma 6 ore, sull'intero territorio. Altrimenti continueranno a registrarsi assembramenti e lunghe file». In questo momento, solo Avellino (Pala Del Mauro) e Ariano Irpino (centro sociale Vita) hanno sempre un punto operativo, ma anche in questo caso ci sono stati dei tagli. Infatti, nella prima fase della campagna vaccinale Avellino e Ariano Irpino avevano 2 centri ciascuno: nel capoluogo c'era anche il drive through della Caserma Berardi, mentre sul Tricolle ci si poteva vaccinare anche al palazzetto dello sport.

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«Non comprendo questa nuova organizzazione», commenta ancora Sellitto. «E ci sono circa 55mila residenti che non hanno ancora fatto la prima dose. E adesso con l'introduzione del Super Green Pass (dal 6 dicembre in zona bianca da oggi in zona gialla o arancione, ndr) potrebbe crescere, nuovamente, anche la richiesta di prime dosi». Altra tegola, lo stop domenicale: «Anche questo aspetto va rivisto. La domenica, specie in Open Day, è una giornata in cui molte persone, soprattutto lavoratori, scelgono di fare l'iniezione». I tagli non vanno proprio giù a Carmine Sanseverino, medico d'urgenza dell'Azienda Moscati di Avellino, che si sfoga sul suo profilo social: «Ancora disagi in sanità: nei centri vaccinali, nei pronto soccorso della nostra Regione e in tutta Italia. Si continua con una politica becera e inconcludente». Quindi, il medico simbolo della lotta al Covid in Irpinia (dopo una lunga battaglia e 3 mesi in terapia intensiva ha sconfitto la malattia), aggiunge: «La lezione dell'inizio della pandemia non è servita a nulla. È questo modo di fare che porta ai disagi e alle attese interminabili nei pronto soccorso di tutta Italia perché, sempre per risparmiare, abbiamo 314 posti letto ogni 100mila abitanti, mentre in Germania ve ne sono 800, con una media europea di 537, per non parlare della carenza di personale». Tornando alla campagna vaccinale anticovid, sabato l'Asl ha somministrato 2mila 950 dosi di vaccino.
 

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