Eurochocolate al via, polemica sui costi e presidio dei trattori

La Zeza di Mercogliano si sposta dal corso al presidio degli agricoltori

Eurochocolate al via
Eurochocolate al via
di Selene Fioretti
Venerdì 9 Febbraio 2024, 08:02
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Al via Eurochocolate ma è già polemica sui costi. «Il sindaco non può dire che è una manifestazione a costo zero dice il consigliere comunale del Pd Ettore Iacovacci - perché non è vero. Basti considerare la determina numero 4522 del 28 dicembre 2023, firmata dalla dottoressa Smiraglia, con la quale il Comune ha impegnato 124mila euro oltre iva, per il servizio di promozione del Natale '23 e di Eurochocolate. Di quella somma, ad oggi, è stata liquidata solo una minima parte. Esattamente 24,200 euro oltre iva, così come recita la determina numero 50 del 2024. A dirla tutta ci sono almeno altre due determine con le quali il Comune impegna danari della collettività per Eurochocolate. La 427 del 2024, approvata il 6 febbraio, con la quale s'impegnano 10.730 euro per il Servizio di noleggio power stand di Corso Vittorio Emanuele, quindi la numero 93 del 15 gennaio 2024 che impegna 1299 euro per la stampa dei manifesti promozionali della manifestazione».

Iacovacci aggiunge anche che il personale del Comune di Avellino sta lavorando all'allestimento e quindi è un ulteriore costo per le casse pubbliche.
E si chiede chi pagherà la Tosap, ovvero la tassa di occupazione del suolo pubblico e chi incasserà il fitto di quegli spazi? «Non è che alla fine scopriremo che il Comune ha pagato per Eurochocolate senza incassare un euro?», dice.

In tanto i manifestanti del movimento dei trattori sono pronti ad andare incontro ai cittadini, per sensibilizzarli in quanto consumatori. E così, nella città capoluogo nelle prossime ore i trattori approderanno all'Eurochocolate. Prevista, poi, per domenica, una manifestazione che coinvolgerà il gruppo della Zeza di Mercogliano, anch'essa in rivolta per la mancata esibizione avellinese di quest'anno e soprattutto solidale con gli agricoltori. Gli ufitani, invece, sono prossimi a riunire i mezzi agricoli per dare vita a nuovi e imponenti cortei, che si muoveranno verso altre cittadine della provincia. Si comincia, perciò, questo pomeriggio ad Avellino quando, in contemporanea con l'evento inaugurale del festival del cioccolato, che si terrà a Palazzo Caracciolo, gli agricoltori parcheggeranno alcuni trattori, icona della contestazione, all'intersezione tra corso Vittorio Emanuele e piazza Libertà.

Resteranno lì, in postazione fissa, per l'intera sei giorni. Un'azione, la loro, dal grande valore simbolico. «Saremo lì da oggi e fino al 14 febbraio - spiegano - per incontrare le persone e informarle sui motivi della protesta».

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E continuano: «Se tra gli scopi dell'Eurochocolate c'è pure la valorizzazione del made in Italy, allora è fondamentale che venga tutelato chi produce quei prodotti di qualità e far sì che possa continuare a lavorare garantendo quegli standard. Tra i manifestanti dell'hinterland avellinese, infatti, per la maggior parte ci sono produttori di nocciole, elemento principe nella trasformazione del cioccolato». Una presenza, ci tengono a sottolinearlo, che sarà assolutamente pacifica e per la quale si augurano di ricevere il supporto dei visitatori. Dunque la mobilitazione del settore agricolo conquista lo spazio sociale, chiede l'attenzione della gente affinché la loro causa diventi collettiva. Al contrario, poi, saranno proprio i manifestanti in presidio a fare posto, unendosi a loro, agli oltre cento figuranti della Zeza di Mercogliano.

Da custodi della tradizione contadina, perciò, supporteranno il gruppo mercoglianese da cui, a loro volta, sono sostenuti negli ideali. L'11 mattina, quindi, tra i trattori di piazza Kennedy prenderà vita il caratteristico Ballo intreccio. La consuetudine, che ogni anno si rinnovava la domenica precedente al Martedì grasso lungo la principale strada cittadina, quest'anno era saltata. Tra le cause, l'assenza del gruppo della Zeza di Bellizzi, in trasferta al Carnevale di Venezia insieme all'assessore al Turismo, Laura Nargi. Ma anche il Corso già occupato, durante i giorni delle mascherate, dagli stand della kermesse d'importazione perugina. L'Amministrazione comunale, tuttavia, ha pensato di far slittare l'appuntamento al 18 febbraio. Impossibile, però, esibirsi in quella data. «Cade in Quaresima. Così si va contro la tradizione e pure contro un avviso emanato dal vescovo, che ha chiesto rispetto e sobrietà in attesa della Pasqua. Nessuno di noi parteciperà, sarebbe inopportuno», protesta Mario Cerchione, presidente dell'associazione mercoglianese. La festa perciò si farà comunque e rispettando il calendario, ma spostandosi al presidio. Non la fermerà nemmeno la pioggia. In caso di intemperie, sarà posticipata al 13. «Come gruppo della Zeza - continua Cerchione - non possiamo che appoggiare la battaglia degli agricoltori. Ne comprendiamo le ragioni, ma soprattutto ne condividiamo le radici. La Zeza ha avuto origine proprio nella cultura popolare e contadina, come suggeriscono i costumi che utilizziamo».
 

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