Focolaio nel centro nefrologico
in Irpinia, altri quattordici positivi

Focolaio nel centro nefrologico in Irpinia, altri quattordici positivi
di Barbara Ciarcia
Domenica 11 Ottobre 2020, 12:09
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Il Covid-19 non dà tregua alla comunità di Mirabella Eclano. Sale a settanta il numero dei positivi al virus mentre un altro focolaio, il quarto, divampa nel centro nefrologico della frazione Piano Piantano, alle porte della città del Medio Calore.
Ulteriori verifiche sono in corso in un'altra struttura sanitaria privata. Sono 14 i nuovi casi registrati dopo i tamponi rino-faringei eseguiti tra i pazienti in dialisi e il personale medico sanitario in servizio nella struttura convenzionata Asl, punto di riferimento per quel comprensorio. Non tutti sono residenti a Mirabella; alcuni provengono dai paesi della zona. Al momento l'unica buona notizia riguarda l'intera famiglia del sindaco, Giancarlo Ruggiero. Tutti i congiunti, compresi gli anziani genitori, i fratelli del primo cittadino e il personale di una struttura di ristorazione di proprietà della famiglia sono risultati negativi al tampone. Preoccupa invece la diffusione del contagio da Covid-19 sul territorio eclanese. L'atmosfera nel maggiore centro del Medio Calore è quasi spettrale. Vuoti i locali pubblici e i due centri commerciali.
I tre clusters già individuati (scuola, municipio e pellegrinaggio) e il quarto appena scoperto sono attentamente monitorati dalle autorità sanitarie preposte. Ruggiero ha pertanto prorogato di un'altra settimana la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado di Mirabella.
E resteranno chiuse per un'altra settimana anche le scuole di Bonito dopo i sette casi registrati (cinque bambini della Primaria e due giovani che hanno partecipato alla gita sul Gargano). Il sindaco Giuseppe De Pasquale, ha ordinato una proroga della sospensione delle attività didattiche in attesa, anche qui, del risultato dei tamponi prelevati tra gli alunni, i rispettivi genitori e i docenti. »E' un provvedimento necessario e condiviso con le due dirigenti scolastiche, Capasso e Ullucci- fa sapere Raffaella Rita D'Ambrosio, assessore comunale eclanese con delega alla scuola- , a causa dell'impennata dei contagi e in attesa poi di avere l'esito degli ultimi tamponi effettuati con modalità drive-in dall'unità mobile dell'Asl di Avellino».

E questo ritardo nella comunicazione del responso ha sollevato nelle ultime ore polemiche e indignazione tra gli amministratori comunali e le famiglie dei bambini dell'Istituto Comprensivo Raimondo Guarini' e dell'Istituto d'Istruzione superiore. Sono infatti oltre un centinaio i genitori in apprensione. A loro si sono aggiunti i contatti dei 28 pellegrini che hanno contratto il Covid-19 dopo una gita organizzata lo scorso 16 settembre a San Giovanni Rotondo. Livio Di Pietro, il pizzaiolo di 71 anni, morto dopo un breve ricovero nella palazzina Covid della Città Ospedaliera di Avellino, aveva partecipato a quel viaggio nei luoghi di San Pio da Pietrelcina. Qualche giorno dopo l'anziano di Mirabella, soprannominato il pasticciere', ha cominciato a stare poco bene fino al ricovero d'urgenza lo scorso tre ottobre al Pronto Soccorso del Moscati di Avellino. Di lì a poco è stato trasferito nel Covid-center di contrada Amoretta dov'è deceduto. Il cuore di Livio Di Pietro, già malconcio e ingrossato a causa dei macchinari a cui è stato collegato per l'ossigenazione, non ha retto. A Mirabella è scattata una sorta di caccia all'untore. Gli esperti dell'Asl stanno cercando di ricostruire la mappatura dei contatti, e quindi dei contagi che sta interessando in modo particolare l'area del Medio Calore, ed eventuali collegamenti con la comunità di Frigento dove al momento il virus ha subito una battuta d'arresto.
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