Giovedì i funerali di Gerardina. Dissequestrato il ristorante di Ariano

Più lontana l'ipotesi del botulino dopo gli esami sul marito della vittima

Gerarda Corsano con Angelo Meninno
Gerarda Corsano con Angelo Meninno
di Vincenzo Grasso Alessandra Montalbetti
Mercoledì 8 Novembre 2023, 09:01 - Ultimo agg. 15:17
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Diventa sempre meno plausibile l'ipotesi dell'avvelenamento da botulino dopo che le analisi effettuate sul 53enne Angelo Meninno, al Cotugno di Napoli hanno dato esito negativo.

Dissequestrato il ristorante dove la coppia di Ariano avrebbe cenato l'altro sabato, e anche al salma della vittima è stata dissequestrata.

Ora per stabilire con certezza le cause del decesso di Gerarda Corsano, 46enne di Ariano Irpino, la cui salma è stata ieri liberata dal magistrato per consentire le esequie, bisognerà attendere fino a venerdì quando potrebbero arrivare già i primi risultati delle analisi, eseguite presso l'Istituto Superiore della Sanità di Roma, sugli alimenti sequestrati nel ristorante di Pina Scaperrotta e Luigi Tranuccio (indagati per omicidio colposo e difesi dall'avvocato Guerino Gazzella) nel quale Gerardina Corsano e Angelo Meninno hanno mangiato la pizza sabato sera.

Analisi anche sugli alimento sequestrati nell'abitazione dei due coniugi.

Dunque a breve verrà stabilita con assoluta certezza la causa del decesso della 46enne, avvenuto il 31 ottobre presso il nosocomio arianese, dopo ben due accessi all'ospedale Frangipane nell'arco di 48 ore assieme al marito Angelo Meninno. Intanto l'avvocato Guerino Gazzella, dopo aver presentato un'istanza al pubblico ministero, ha ottenuto il dissequestro da parte della procura di Benevento dell'attività ricettiva Oasi di Ariano Irpino, chiusa dopo i malori avvertiti dai due coniugi Meninno. Dissequestro dettato con ogni probabilità anche dai risultati delle analisi eseguite su Angelo Meninno che non fanno emergere tracce di botulino.

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Soddisfatto il legale che ha precisato: «L'attività di ristorazione gestita dai miei assistiti può, dunque, riprendere regolarmente. Attendiamo fiduciosi l'esito di tutti gli accertamenti comprese le analisi dell'Istituto Superiore di Sanità di Roma sui campioni prelevate anche nell'attività ricettiva che rappresento».
«Ribadiamo con forza che le eventuali responsabilità dell'accaduto dovranno essere ricercate altrove ha precisato l'avvocato Guerino Gazzella siamo sicuri della bontà dei prodotti dell'azienda che da 30 anni utilizza e fornisce ai clienti».

La salma di Gerardina Corsano, ieri pomeriggio, è stata liberata dal pubblico ministero Maria Amalia Capitanio della procura di Benevento e i funerali verranno celebrati giovedì mattina nella Chiesa Santissima Addolorata di Difesa Grande. Mentre la salma della 46enne verrà tumulata a Monteleone di Puglia, paese di origine della donna deceduta in circostanza ancora da chiarire.

Ovviamente, da parte della famiglia Corsano si insiste perché si faccia chiarezza su tutto. Giustizia e non vendetta, questa la sollecitazione alla Magistratura. «Bisogna fare chiarezza sugli alimenti consumati sostiene l'avvocato Gerardo Giorgione- ma anche su quanto è accaduto presso l'ospedale, a proposito della diagnosi, della terapia e dei protocolli applicati in questa circostanza». Un compito duro che il Sostituto Procuratore Capitanio sta svolgendo, senza trascurare alcun elemento. Come dire: la verità non è ancora emersa e non si possono fare processi alle persone coinvolte.
 

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