I commercianti chiedono la Ztl
ma è scontro sulla movida

I commercianti chiedono la Ztl ma è scontro sulla movida
Venerdì 1 Luglio 2022, 08:28
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Da una parte, l'imprevisto prevedibile di un'ambulanza bloccata dalla movida affollata di Piazza Amendola, che porta al limite l'esasperazione dei residenti del centro storico; dall'altra, la richiesta di estendere la Ztl serale anche a Corso Umberto, avanzata ieri mattina dai locali commercianti. La pedonalizzazione del centro storico ha ormai creato due diversi e opposti partiti: chi ci abita contesta il caos e i frastuoni che si protraggono ben oltre la mezzanotte. I commercianti, che stanno facendo affari d'oro e che stanno aumentando come non accadeva da molti anni al centro storico, vogliono che il progetto duri e che si espanda. Di vigili, però, non se ne vedono. Non nelle ore notturne.


L'altra sera, un'ambulanza ha dovuto attraversare a passo d'uomo la muraglia umana dei giovani, da via Nappi a Piazza Amendola, senza l'aiuto di alcun casco bianco.

E riesplode la polemica. Le immagini fanno il giro del web ed in tanti mettono nel mirino l'amministrazione: «Davvero questo significa vi-vere?», si chiede Maria Rusolo, avvocato ed esponente di Azione.

Molti sottolineano l'assenza di un percorso delimitato, magari con le transenne, per i mezzi di soccorso. Ma allo stesso tempo gli esercenti mostrano di apprezzare. E c'è chi chiede che la Ztl si allarghi. Istanza consegnata ieri mattina da una decina di esercenti del posto al vicesindaco, Laura Nargi. «Ci piacerebbe dice il ristoratore Antonio Iglesias che si potesse allargare il provvedimento anche a Corso Umberto. Ma ci è stato detto che non sarà possibile per ragioni di viabilità, per il passaggio della Metro e per il Tunnel che non è ancora stato aperto. Allora speriamo che l'amministrazione ci dia una mano nelle nostre iniziative, in modo tale che non si concentri tutto nello spazio di Piazza Amendola».

Gli esercenti si sono messi insieme nel gruppo Abbascio Corso Umberto e lanciano la loro sfida. Sull'estensione della pedonalizzazione, come detto, Nargi ha risposto picche. «Non possiamo farlo - dice - ma abbiamo dato piena disponibilità a chiudere la strada in una giornata di agosto, immaginiamo il 12. La pedonalizzazione, invece, non è possibile per ragioni di conformazione del centro storico, non perché li si voglia escludere».

Intanto, le nuove attività di somministrazione cominciano a spuntare come i funghi: «L'idea - conferma Nargi - sta dando i suoi frutti anche a livello imprenditoriale. In questi giorni, sono venuti diversi commercianti a comunicarmi che, nei prossimi mesi, apriranno nuove attività. E non succedeva da tempo». Il pezzo che manca, al di là delle disfunzioni che restano sulla viabilità, sui controlli, e pure sulle Ztl, con l'impossibilità di fare multe perché non ancora autorizzate riguarda invece la valorizzazione diurna del centro storico. Tutti gli attrattori culturali, di fatto, sono fuori uso. Dalla Dogana al Parco del teatro, dagli scavi del Seminario al Museo del Duomo. Ma riecco i cunicoli longobardi, con accesso al di sotto della Torre dell'Orologio. Ieri, l'amministrazione ha annunciato l'iniziativa Riscopriamo Avellino. Il progetto, che fa capo all'Assessorato al Turismo, si svolgerà dal 9 luglio al 24 settembre. Verranno organizzati dei mini tour, di circa due ore, lungo le strade del centro cittadino, «alla riscoperta di luoghi, opere d'arte e personaggi troppo spesso dimenticati - si legge nella nota dell'ente - «Un vero e proprio viaggio nel cuore di Avellino, tra aneddoti e curiosità, storia e leggenda». Le visite, gratuite, saranno organizzate dall'associazione Heraion e condotte da guide abilitate. Per partecipare, bisognerà prenotarsi entro il 7 luglio. «I percorsi termina la nota - interesseranno tutto il centro storico, con particolare attenzione ai cunicoli longobardi».
A due passi dal cuore antico, si complica, invece, la riqualificazione dello storico Palazzo Trevisani. L'edificio settecentesco di Corso Vittorio Emanuele rischia di passare dai privati al Comune se la messa in sicurezza ed il recupero ordinati dall'ente non partiranno a stretto giro. Ma intanto, considerata la necessità di sistemare il ponteggio che lo sostiene, e i ritardi dei privati, il Comune ha cominciato ad agire in danno, sistemando la recinzione esterna.
fl. co.

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