Iva, la donna Vestita di rosso che combatte la violenza di genere

La scrittrice di origine albanese all'esordio letterario con un racconto autobiografico

La scrittrice Iva Sarika
La scrittrice Iva Sarika
di Stefania Marotti
Giovedì 30 Novembre 2023, 09:12 - Ultimo agg. 09:15
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Vestita di rosso (Book Sprint, 56 pag., 14,90 euro) è il racconto autobiografico di Iva Sarika, una giovane donna, appena 29 anni, di origine albanese che è riuscita a fuggire dal tunnel della violenza. Una bella testimonianza in pagine poetiche, ricche di umanità e di amore. Un messaggio molto importante da parte di chi ce l'ha fatta verso tante donne che non riescono a trovare il coraggio di denunciare il loro carnefice.


Albanese, ma da anni residente ad Avellino, Iva Sarika è una madre felice, legata ai suoi figli ed alla sua famiglia. In passato, ha lasciato il suo fidanzato alla vigilia del matrimonio, subendo le pressioni non solo del compagno, ma anche della sua famiglia, incredula rispetto alla rottura della relazione. Iva non amava più questo giovane ed ha trovato il coraggio di chiudere la storia, prima che fosse troppo tardi. Una scelta che nasce dalla consapevolezza dei propri sentimenti, dalla capacità di guardarsi dentro, spesso offuscata in tante donne che hanno un legame con un uomo sbagliato, violento, prepotente, possessivo. Spesso, in cuor loro, queste ragazze hanno la speranza di poter cambiare il loro partner. Ma gli uomini violenti, purtroppo, non cambiano. E Iva ne ha incontrato anche un altro nella sua strada con il quale ha anche avuto dei figli prima di capire l'errore. A pochi giorni dalla celebrazione della Giornata Internazionale Contro la violenza sulle donne, Sarika consegna un romanzo fatto di bellezza, energia, forza, voglia di credere ancora nella vita. Una lettura importante per le ragazze con poca o nessuna esperienza di rapporti sentimentali.


Una guida preziosa, dunque, per le più giovani, che potrebbero imparare ad individuare i segnali pericolosi in una relazione affettiva. L'eccessiva gelosia, per esempio, oltre a limitare la libertà delle ragazze, può scatenare comportamenti violenti, gesti incontrollati di rabbia che sfociano in maltrattamenti. Ma Sarika accende i riflettori anche sul silenzio, sulla sua pericolosità che impedisce la richiesta di aiuto da parte delle ragazze vittime di atti violenti. È come se il male che travolge le loro vite impedisse di chiedere aiuto a qualcuno, per uscire da una situazione sempre più pericolosa, giorno dopo giorno. Con la narrazione delle sue emozioni, la scrittrice dimostra che si può essere felici dopo aver vissuto l'incubo della violenza. Le sue parole, precise, misurate, sono un inno alla vita ed alla famiglia, il fulcro della sua esistenza. Nonostante il suo passato difficile, l'autrice ha saputo riconoscere l'amore vero, quello che fa battere il cuore, inducendo a sognare. Ed il sogno, in questo caso, è diventato realtà.

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