Le Nozze di Figaro venti anni dopo

Al Teatro Gesualdo ritorna l'opera e lo fa celebrando due ricorrenze

Le nozze di Figaro al teatro Gesualdo
Le nozze di Figaro al teatro Gesualdo
di Massimo Roca
Sabato 14 Gennaio 2023, 09:11 - Ultimo agg. 14:24
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Al Teatro Gesualdo ritorna l'opera e lo fa celebrando due ricorrenze. Si parte dal ventennale del massimo cittadino che il 21 dicembre 2002 fu inaugurato proprio da Le Nozze di Figaro di Mozart. Il capolavoro mozartiano, fiore all'occhiello della trilogia su libretto di Lorenzo Da Ponte, tratto dalla commedia Le Mariage de Figaro di Beaumarchais, fu allora messo in scena dal Teatro di Cento. Stasera (alle 21, biglietti ancora disponibili in biglietteria dalle 18 alle 21 o sulla piattaforma on line Go2) sarà la prima volta che una produzione operistica del Conservatorio Cimarosa di Avellino si esibirà al Gesualdo.


Venti anni dopo, a riaprire la buca orchestrale sarà il maestro Massimo Testa.

Al suo fianco la regia di Giuseppe Sollazzo ed il valore aggiunto della scenografia di Gennaro Vallifuoco. Un tris di firme irpine ed un cast di cantanti, orchestrali e coristi che pesca a piene mani tra i talenti del Cimarosa. Massimo Testa guiderà un'orchestra di 45 elementi di cui l'80% studenti del Cimarosa con 32 archi, 12 fiati ed un timpanista. Il basso continuo sarà affidato al clavicembalo di Pierfrancesco Borrelli. Cast giovane formato quasi interamente dai giovani del Conservatorio e con pochissimi cantanti esterni.

Il Conte d'Almaviva sarà Andrea Ariano, il giardiniere Antonio è Francesco Palmieri, mentre il Figaro sarà affidato a Rosario Grauso, altro giovane con alle spalle esperienze nella Bohème e nella Traviata. Il più giovane del cast è il sedicenne Mattia Angelo Riba, figlio d'arte: sarà Don Bartolo. Il personaggio di Cherubino, l' en travesti è affidato a Flavia Fioretti. Paola Pelella (contessa), Maria Alvino (Susanna), Francesco Pio Montuori (Basilio), Hui Zhu (Don Curzio), Laurapia Panarella (Barbarina) gli altri protagonisti. A ciò si giungono i 28 allievi del Coro del Cimarosa diretto dal maestro Luciano Branno. La scenotecnica e le luci sono a cura di Maurizio Iannino. I costumi di Luciana Donadio. «Una scommessa che sicuramente risulterà vincente commentano il presidente del Cimarosa, Achille Mottola, ed il direttore Maria Gabriella Della Sala. «Grazie alla qualità dei solisti in scena, all'entusiasmo delle compagini corale e orchestrale piene di altrettanto giovani talenti, ad un allestimento di sicura qualità nelle scene e costumi, e grazie soprattutto all'esperienza e fantasia della regia e della direzione musicale.


Un appuntamento da non perdere anche perché la collaborazione nata tra il Teatro Gesualdo e il Conservatorio Cimarosa rappresenta un appuntamento con la storia». Il Conservatorio aveva già realizzato delle opere in sede: la Suor Angelica di Puccini, Didone ed Enea di Henry Purcell (con la regia e laboratorio di Roberto De Simone), ma anche il Satyricon di Bruno Maderna al Casino del Principe. Esperimenti condotti per la parte orchestrale proprio da Massimo Testa. Il direttore d'orchestra è pronto al grande evento: «Quello che si concretizzerà stasera è un sogno per la città di Avellino. Una splendida e meritata realtà per il Conservatorio, da sempre faro per la città e per la provincia, con il supporto delle migliori energie dell'associazionismo locale». «É uno spettacolo all'insegna del gioco e della leggerezza, anche il tragico in Mozart si esprime attraverso una gioia spensierata», racconta il regista Giuseppe Sollazzo. L'allestimento scenico, curato dallo scenografo Gennaro Vallifuoco, conserva i segni della tradizione adeguati e contaminati al suo personale linguaggio artistico. «Attraverso le proiezioni di immagini sullo sfondo, suggerisco le ambientazioni ma soprattutto le emozioni scaturite dalle azioni dei personaggi che si svolgono sul palcoscenico».

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