Mercato a Campo Genova,
si parte ma le incognite restano

Mercato a Campo Genova, si parte ma le incognite restano
di Flavio Coppola
Lunedì 10 Maggio 2021, 09:38
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Ultime rifiniture per l'apertura del mercato a Campo Genova. Acs e funzionari di Piazza del Popolo sono stati allertati un attimo dopo l'intesa tra il sindaco Festa e i commercianti. Uomini a lavoro per mettere a punto la nuova area mercatale in vista del riavvio provvisorio delle storiche vendite, fissato per domani. Interventi avviati sul piazzale già nella giornata di sabato. Sulla parte in alto a sinistra di Campo Genova, quella attrezzata con i lavabo, sono stati tracciati i nuovi posteggi, che ospiteranno i venditori di generi alimentari. Alla fine, gli stalli disponibili saranno circa 220, per altrettanti commercianti. Anche se è verosimile che non si presenteranno tutti e restano ancora le incognite legate all'assenza di una graduatoria definitiva e al caos che rischia di determinarsi sul posto. In giornata, gli operai realizzeranno lo sfalcio dell'erba, la sistemazione della recinzione soprattutto in un punto in cui era ceduto un pannello e metteranno a sistema i pure pochi servizi igienici presenti. C'è grande attesa per la prima nel nuovo e controverso sito. Il mercato, come da prassi, dovrebbe aprire alle 7 e chiudere alle 14. Per gli avventori, stante la zona gialla, non ci saranno ingressi contingentati.

La norma prevede comunque una serie di accorgimenti minimi anti Covid: tra uno stand e l'altro, ci sarà una distanza di almeno 3,50 metri, per la corsia dei passanti, che sarà a senso unico. Toccherà ai vigili far osservare il rispetto delle prescrizioni, evitare gli assembramenti e sorvegliare. Particolarmente attenzionati saranno il piano traffico e i percorsi di ingresso e di uscita che saranno predisposti dall'amministrazione. Nel primo caso, eventuali modifiche alla viabilità su via Annarumma sembrano da escludere. Anche perché l'arteria è fondamentale anche per l'accesso alla Città Ospedaliera.

Ma gli ingorghi fanno paura e sembrano decisamente verosimili. Al mercato si accederà per la stradina che taglia perpendicolarmente via Annarumma e conduceva all'ex isola ecologica della società dei rifiuti, «IrpiniAmbiente». Quella zona, che doveva essere messa a disposizione dei mercatali o degli avventori, quale area di parcheggio, dovrebbe restare chiusa. Per la sosta, ci sarebbe invece il parcheggio posto sul lato destro di Campo Genova. Ma non sembra potersi considerare sufficiente, almeno a regime, per soddisfare l'utenza. E l'uscita? La piccola scalinata laterale che conduce direttamente su via Annarumma con tanto di rischio per i pedoni è comunque chiusa. Dunque, salvo soluzioni dell'ultimissimo secondo, entrata e uscita coincideranno.

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Quello in partenza, sarà a tutti gli effetti un esperimento. Non privo di una forte percentuale di rischio per l'amministrazione comunale. In giornata, il sindaco Festa dovrà quantomeno pubblicare l'elenco provvisorio dei posteggi cui gli ambulanti dovranno attenersi. Nelle prossime settimane, invece, dovrà sfornare ben 3 graduatorie: quella del martedì, quella del sabato, e quella dei due giorni insieme. Come evidenziato dai mercatali, tutto si svolgerà sotto la piena responsabilità del sindaco. Stremati da un anno e mezzo senza lavoro, hanno autorizzato i rappresentati sindacali a dire di sì alla riapertura provvisoria. Nonostante, di fatto, manchi tutto ciò per cui si erano battuti contro l'amministrazione a partire dalla fine del 2019. Il mercato, paradossalmente, parte senza certezze sulla questione ambientale di Campo Genova, senza una sentenza del Tar che legittimi lo spostamento, e senza la graduatoria definitiva delle assegnazioni. Sul parere igienico sanitario dell'Asl - che per 40 anni non si era accorta di non averlo rilasciato sul Piazzale degli Irpini - resta il giallo. E' proprio per questo che la buona notizia della riapertura tra 24 ore è comunque condizionata da incognite che pesano fortemente sul futuro di Campo Genova. La sentenza del Tar è attesa ad horas. Al di là del contenzioso sul trasferimento, resta la richiesta di risarcimento per i mercati persi nell'ultimo anno e mezzo. C'è poi il nodo della caratterizzazione del sito, che attualmente risulta «potenzialmente contaminato» e dovrà essere indagato, nelle acque e nei suoli, per un verdetto definitivo da cui dipende tutto. Infine, l'esperimento Campo Genova dovrà essere valutato anche e soprattutto rispetto al grado di sicurezza degli avventori, alle ripercussioni sul traffico e al gradimento degli avellinesi. Da questo punto di vista, la partita è appena cominciata.
 

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