Avellino, mercato, stalli vuoti a Campo Genova: «Va spostato in centro»

La Confesercenti: "L'area è troppo grande per i pochi venditori"

ll mercato di Campo Genova
ll mercato di Campo Genova
di Rossella Fierro
Mercoledì 8 Novembre 2023, 08:55
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«Campo Genova è un'area ormai sovradimensionata rispetto alla reale grandezza del mercato. Per questo chiediamo di trasferirlo a centro città, in un luogo più facilmente raggiungibile dalle persone, per rilanciare vendite e presenze». Questa la proposta che Giuseppe Innocente, presidente dell'associazione "Anva Confesercenti", rivolge all'amministrazione comunale.

Deposta l'ascia di guerra che nel recente passato, per via del trasferimento della fiera bisettimanale da Piazzale degli Irpini a Campo Genova, aveva visto l'un contro gli altri armati ambulanti e sindaco, con i primi costretti ad accettare la decisione dell'inquilino di Piazza del Popolo, adesso le parti convergono sulla necessità di rilanciare e riorganizzare le vendite del martedì e del sabato.

Il primo passo, in questo senso, arriva dal Comune che ha avviato la procedura per affidare la fornitura e la manutenzione di un software per gestire il mercato. In questo modo, questa la ratio della decisione, si punta a superare diverse criticità emerse in particolare nel corso del 2023. Nell'ultimo anno, infatti, sono state emanate numerose ordinanze, prima di sospensione e poi di revoca, a causa di morosità non regolarizzate o per assenza non giustificata degli operatori.

Stalli vuoti da registrare e mettere così agevolmente a disposizione per eventuali ambulanti che vorranno occuparli solo in maniera provvisoria vista l'assenza dei titolari effettivi. Insomma, un software, flessibile e modificabile anche a quella che in futuro sarà la definitiva area vendite, per facilitare il riordino e la sistematizzazione del mercato. Un passaggio condiviso dalle associazioni di categoria che snocciolano le cifre di quella che è stata la debacle del mercato di Avellino che, nel giro di tre anni, ha dovuto fare i conti con l'addio forzato alla storica sede del piazzale del "Partenio" per approdare alla meno agevole area di Campo Genova, troppo ventilata e difficilmente raggiungibile a piedi dall'utenza. Un trasloco che ha comportato un calo di presenze e vendite senza precedenti, su cui gli effetti negativi del Covid prima e dell'inflazione poi hanno agito da colpo di grazia. Ad oggi, a fronte di 270 stalli, sono circa 150 quelli effettivamente occupati da venditori titolari di concessione che ogni martedì e sabato espongono la loro merce ad Avellino.

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Decine le ordinanze di sospensione delle autorizzazioni emanate da Piazza del Popolo per il mancato corrispettivo del canone dovuto, circa 0,53 centesimi a metro quadro occupato per ogni giornata di mercato, così come decine, invece, sono i commercianti che, pur essendo in regola con i pagamenti, sono stati costretti a fare un calcolo costi benefici e valutato come non conveniente continuare ad investire ad Avellino. Un lento declino di quello che, così lo definisce Innocente, «era il secondo mercato meglio organizzato della Campania dopo quello Caramanico di Napoli». Il presidente dell'associazione aggiunge: «siamo arrivati ad un accordo pacifico con l'amministrazione.

Di fronte all'abbandono inesorabile di tanti operatori, abbiamo chiesto un riordino del mercato e anche una revisione della pianta stessa dell'area da destinare. Benvenga un software per mettere in ordine tutte le criticità e le anomalie ma bisogna fare i conti con la realtà: ormai ci sono sempre meno stand e sempre meno clienti. Abbiamo dato la nostra disponibilità ad organizzare iniziative per rilanciarlo, come ad esempio aperture straordinarie accompagnate da piccoli eventi per attrarre persone già sperimentate d'estate. Ma non basta. Ormai quello di Avellino è un mercato ridotto che necessita di un'area più piccola di Campo Genova. Per questo chiediamo di pensare ad una localizzazione a centro città, solo così si potrà rivedere l'affluenza di un tempo».
 

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