Duello sulla ricostruzione dell'omicidio di Roberto Bembo

I due giovani, accusati di omicidio volontario aggravato dai futili motivi

Il luogo dell'omicidio di Roberto Bembo
Il luogo dell'omicidio di Roberto Bembo
di Alessandra Montalbetti
Martedì 24 Gennaio 2023, 09:40
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Sarà battaglia nella ricostruzione della scena dell'omicidio del 21 enne di Mercogliano Roberto Bembo. Ieri Nico Iannuzzi, oggi Luigi Sciarrillo. L'avvocato dei due giovani accusati dell'omicidio di Bembo faccia a faccia con i suoiu assistiti. Gaetano Aufiero ha incontrato ieri per la prima volta, dopo il decesso di Bembo - Nico Iannuzzi, 31enne di Valle, detenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.
Con lui una prima ricostruzione della vicenda avvenuta a Capodanno. Un primo tentativo di mettere a punto la difesa.

Oggi Aufiero incontrerà Luca Sciarrillo, 28enne di Torelli di Mercogliano, trasferito nel carcere di Salerno per precauzione.
«I due ragazzi sono consapevoli della gravità delle accuse mosse nei loro confronti spiega Aufiero attendiamo la conclusione delle indagini nella massima fiducia negli organi inquirenti».

Con i suoi assistiti Aufiero prova a mettere assieme i tasselli che ancora non combaciano nell'intera vicenda, la successione temporale dei fatti che hanno condotto all'aggressione dall'esito mortale.
L'attività di indagine è in corso ma si preannuncia complessa la ricostruzione e probabilmente su questo che verterà il duello tra difesa e accusa: «Solo dopo verificheremo se la ricostruzione e gli elementi in nostro possesso coincidono. E qualora non fosse così, approfondiremo gli elementi e le notizie in nostro possesso».
I due giovani, accusati di omicidio volontario aggravato dai futili motivi, non sono stati trasferiti perché nel carcere di Bellizzi hanno subito episodi di violenza o minacce.

Ma il trasferimento in due case circondariali differenti Nico Iannuzzi a Santa Maria Capua Vetere e Luca Sciarrillo nel penitenziario di Salerno si è reso necessario dopo alcune telefonate di minacce ricevute dai familiari di Iannuzzi e dopo il danneggiamento dell'auto della madre del 31enne di Valle.

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Alla Golf utilizzata da Nico Iannuzzi - sulla quale viaggiava a Capodanno insieme ai due fratelli Sciarrillo - sono state squarciate due ruote alcuni giorni fa. Dunque il clima di tensione vissuto fuori ha reso necessario e ragioni precauzionali trasferire i due giovani, tratti in arresto la sera del primo dell'anno, quando i due si sono costituiti.
La Procura non ha ancora composto del tutto il quadro di tutti i partecipanti alla rissa avvenuta nel parcheggio di un bar di Torrette di Mercogliano. Gli inquirenti continuano a visionare le immagini delle telecamere di videosorveglianza per stabilire i diversi ruoli ricoperti dai tre giovani accusati di omicidio volontario aggravato da futili motivi: Nico Iannuzzi, Luca Sciarrillo e il fratello maggiore, Daniele per il quale giovedì scorso il tribunale del riesame di Napoli ha annullato la misura degli arresti domiciliari per detenzione di sostanze stupefacenti.
Quest'ultimo era presente quando il fratello Luca colpiva il giovane con il tirapugni e Nico Iannuzzi lo accoltellava alla schiena, all'addome e al collo. Bembo è morto dopo dieci giorni di agonia al Moscati.

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