Metropolitana leggera di Avellino,
è sempre più rischio rinvio

Metropolitana leggera di Avellino, è sempre più rischio rinvio
di Flavio Coppola
Giovedì 28 Luglio 2022, 09:26 - Ultimo agg. 12:26
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L'esame degli autisti e l'autorizzazione di Ansfisa per evitare una clamorosa falsa partenza. Tutto in 48 ore. Sarà davvero corsa all'ultimo secondo per rispettare l'impegno di mettere i passeggeri sulla Metropolitana leggera entro lunedì mattina. Domani, ultimo giorno lavorativo utile prima del grande debutto, gli autisti della filovia sosterranno l'esame per l'abilitazione alla guida dei bus. Pur augurandosi che lo passino tutti, c'è un adempimento cruciale che manca ancora all'appello e che dovrà essere centrato necessariamente nelle ultime 48 ore per evitare l'ennesimo a questo punto clamoroso slittamento: si tratta dell'ok dell'Agenzia nazionale per la sicurezza delle Ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali.

E qui il rischio di non farcela è reale: affinché l'agenzia del Ministero delle Infrastrutture esponga il semaforo verde, dopo l'opportuna ricognizione, servire un altro adempimento ufficiale che ecco l'indiscrezione che spiazza non ci sarebbe ancora: il certificato che attesta la conclusione dei lavori infiniti dell'opera.

Che il 99 per cento dell'appalto sia stato realizzato, è un dato oggettivo. Anche se, effettivamente, rispetto al progetto esecutivo approvato molti anni fa, manca quantomeno la sistemazione di tutti i cordoli residui previsti sul tracciato. Una scelta che l'amministrazione comunale aveva deciso di attuare per evitare disagi alla circolazione nei punti più delicati, per esempio a Corso Europa, immaginando di chiudere tutto entro il 31 dicembre prossimo. Il Comune da quanto si apprende - tenterà il rush finale questa mattina e domani. Ma per il successivo passaggio con la ricognizione di Ansfisa non è escluso che si sia costretti a posticipare tutto almeno all'inizio della prossima settimana. Del resto, che la partenza del servizio con gli utenti a bordo lunedì mattina non sia ancora ufficiale è testimoniato dal fatto che la cittadinanza è ancora all'oscuro di tutto: né il Comune, né l'Air, hanno ancora diramato alcuna avviso a chi della Metro dovrà servirsene. E mancano solo 3 giorni. Se lo faranno, sarà davvero all'ultimo secondo utile.

Inoltre non è stato diramato un piano delle corse, in particolare degli orari, cui si atterranno i mezzi della filovia lungo l'anello di 11 chilometri che dovranno percorrere da est ad ovest di Avellino. L'Air, che realizza il piano di esercizio d'intesa con il Comune, non ha comunicato alcuna modifica all'attuale programma delle corse e degli orari dei bus di linea, quelli tradizionali del Tpl. Nè ci sono stravolgimenti all'orizzonte. Di certo, a Piazza del Popolo, è in atto una corsa serrata per evitare slittamenti che contraddirebbero tutte le dichiarazioni pubbliche dei protagonisti istituzionali della vicenda. Ancora 48 ore, per citare il titolo di un celebre film, per superare un ultimo ostacolo, dopo il via libera della commissione europea e la realizzazione delle pensiline. Fatti concreti, questi, che testimoniano plasticamente come, se non altro, sia solo questione di tempo. Questa mattina, a Piazza del Popolo, l'ennesima riunione operativa per tentare di chiudere l'infinita trafila. Ma le grosse incognite solo tutte di là da venire. Che si parta lunedì, come annunciato, o che ci siano nuovi ritardi, i problemi di fondo restano la sostenibilità della filovia e il gradimento che il servizio riscontrerà tra i cittadini. Due aspetti collegati tra loro e che ne decreteranno il successo o il fallimento. Per la sostenibilità economica del servizio, nei primi sei mesi in cui l'Air lo gestirà in via sperimentale, ci sono in cassa 600.000 euro di residui del trasporto pubblico degli anni passati. Esaurito il tesoretto, il problema si porrà insormontabile per il Comune. E richiederà l'intervento della Regione, che appare distante. Quanto all'appetibilità del sistema per l'utenza, ci sono forti incognite. Immaginata 20 anni fa, la Metropolitana leggera appare oggi superata. Al punto che non ha avuto grandi problemi a dirlo finanche il manager dell'Air, Anthony Acconcia. In più, ad oggi, il Comune e l'Air non hanno diramato ancora alcuna informazione precisa sul servizio. Inevitabilmente, quando si partirà, sarà in sordina. 

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