Movida ad Avellino, Festa impone la linea dura anti-caos

Movida ad Avellino, Festa impone la linea dura anti-caos
di Flavio Coppola
Sabato 2 Luglio 2022, 08:24
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Arriva l'annunciata stretta sulla movida cittadina. Stop al vetro dalle 20, musica ad alto volume dalle 23:30 e commercianti investiti del compito di occuparsi anche della sicurezza intorno ai propri locali. Dispositivo valido da ieri, insieme ad un'altra ordinanza che chiude al traffico per ora soltanto per questo fine settimana Tuoro Cappuccini. E' il clou dei due provvedimenti anticipati l'altro giorno da «Il Mattino» ed emanati dal sindaco di Avellino, Gianluca Festa, con il medesimo obiettivo: garantire maggiore sicurezza, regolando meglio una vita serale e notturna che quest'anno dopo la clausura biennale del Covid è assolutamente infuocata.

Nel primo, Festa scrive che «è urgente ed inderogabile prevenire possibili e concrete occasioni di atti di violenza o vandalici, in conseguenza dell'abuso di alcol e dell'abbandono dei relativi contenitori, e porre in essere azioni per tutelare la sicurezza delle persone, preservare l'ambiente e garantire l'ordine pubblico».

Bisogna, quindi, «adottare un provvedimento d'urgenza, al fine di evitare o comunque arginare efficacemente possibili pericoli e disagi per le persone residenti in loco e per coloro che frequentano le predette aree, che hanno diritto di fruirne in condizioni di assoluta tranquillità e sicurezza». Ed ecco la stretta. Il sindaco ordina «dalle ore 20, l'obbligo della vendita per asporto di qualsiasi tipo di bevanda, alcolica e non alcolica, esclusivamente attraverso contenitori monouso, con divieto assoluto di uso di vetro e lattine, e, in ogni caso, il divieto di uso e abbandono da parte di chiunque di contenitori vuoti». «Ai pubblici esercenti degli esercizi di somministrazione continua Festa - è fatto obbligo di garantire le regole di sicurezza e di decoro all'interno delle aree pubbliche in concessione e di rispettare il limite di chiusura delle attività e i divieti».

E' una chiara risposta alle lamentele giunte soprattutto dai residenti del centro storico pedonalizzato. All'ordinanza, non a caso, viene allegato il regolamento della movida in vigore, di cui si raccomanda il rispetto. In particolare, nelle parti che riguardano il divieto di vendita di alcolici ai minorenni, la musica e gli obblighi dei commercianti delle attività serali: «La diffusione della musica con impianti di diffusione sonora, sia dal vivo che riprodotta con presenza di DJ, è consentita sino alle ore 24:00, con graduale riduzione del volume a partire dalle ore 23.30». - si legge - Non solo: «I proprietari dei locali sono responsabili della sicurezza degli avventori ed hanno l'obbligo di vigilare sul corretto comportamento degli stessi, all'interno del perimetro del locale e degli spazi occupati con dehors». Altresì «sono «responsabili della pulizia esterna». Per chi non rispetterà tali prescrizioni, sono previste multe da «250 a 1.000 euro». Anche l'ordinanza che riguarda via Scandone nasce dalla necessità «urgente ed inderogabile di prevenire possibili e concrete occasioni di atti che possano recare danni, e mitigare il fenomeno del disturbo alla quiete pubblica e del riposo delle persone in orari notturni». Residenti e avventori si legge hanno «diritto di fruirne in condizioni di assoluta tranquillità e sicurezza nonché di evitare intralcio alla circolazione stradale».

Per Tuoro Cappuccini, la soluzione è la chiusura serale al traffico, per ora sperimentale. Ma responsabilizzando i commercianti. Così da ieri ad oggi, dalle ore 20:30 all' 1 del giorno dopo, ecco «il divieto di circolazione e sosta per i non residenti alla Via Scandone, nel tratto compreso tra l'intersezione con Via Cannaviello e l'intersezione con via Italia Giordano; negli stessi orari, sarà chiuso anche il tratto compreso «tra il civico 38 e l'intersezione con Via F. Villani». Ma i commercianti dovranno «sospendere l'attività di vendita «con sgombero di tutti gli avventori presenti all'interno del locale e chiusura del medesimo alle ore 1:30 del giorno successivo». In più, avranno l'«obbligo di garantire le regole di sicurezza e di decoro all'interno delle aree pubbliche in concessione, con ogni accorgimento, anche mediante l'utilizzo di proprio personale, o di personale incaricato, addetto alla sicurezza». In questo caso, i trasgressori saranno multati con sanzioni da 25 a 500 euro.
 

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