No vax, duemila addetti reintegrati a metà partite le mini-multe per gli over 50

No vax, duemila addetti reintegrati a metà partite le mini-multe per gli over 50
Martedì 12 Aprile 2022, 09:02
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In Irpinia, tra docenti, amministrativi della scuola e bidelli ci sono circa 2mila no vax. Per loro dal primo aprile, da quando cioè è in vigore il decreto Riaperture, è terminato il periodo di sospensione senza stipendio: sono, dunque, tornati a scuola, ma sono stati assegnati ad altre mansioni non a contatto con gli alunni.

Il dato sui no vax non è mai stato ufficializzato dall'Ufficio scolastico provinciale (Usp), ma stando all'ultimo report diffuso dall'Asl di Avellino su circa 12mila tra docenti e personale Ata, in 9mila 833 hanno completato il ciclo di immunizzazione (prima dose, richiamo e terza dose).

Per gli insegnanti l'obbligo vaccinale è scattato il 15 dicembre dell'anno scorso (pena la sospensione senza stipendio).

Poi, però, è intervenuto il decreto Riaperture che impone loro di tornare al lavoro, ma senza entrare in contatto con gli alunni. La circolare specifica che devono essere adibiti ad altre mansioni per 36 ore a settimana. Un passaggio delicato per gli insegnanti, in quanto una cattedra è di 18 ore alle superiori, 24 alla primaria, 25 per l'infanzia. E così nelle scuole stanno arrivando, a raffica, le lettere degli avvocati, mentre il sindacato Anief annuncia ricorsi. Sotto accusa il presunto demansionamento e l'orario. Altro effetto, come hanno più volte sottolineato le parti sociali, è un tutti contro tutti nelle sale insegnanti. Tra l'altro, i docenti non vaccinati adesso prendono di nuovo lo stipendio, anche se non fanno lezione, mentre i tanti supplenti chiamati per l'emergenza Covid fanno lezione ma non ricevono lo stipendio da gennaio per ritardi nei pagamenti.

In tema no vax, da ieri gli ultracinquantenni stanno ricevendo (mezzo raccomandata o posta elettronica certificata, Pec) la notifica, da parte di Agenzie delle Entrate-Riscossione, della sanzione di 100 euro per non essersi vaccinati. In provincia di Avellino sono interessati dal provvedimento 9mila 232 cittadini nati prima del 15 giugno 1972. Da ieri, tutti potrebbero trovare nella buca della posta o nella casella e-mail una multa da 100 euro scattata per non aver ottemperato a quello che per loro è un obbligo di legge (introdotto dal governo lo scorso 8 gennaio). È entrato, dunque, a regime l'invio da parte dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione delle cartelle esattoriali per le persone con più di 50 anni che non si sono mai recate al centro vaccinale. Le lettere inviate dall'Agenzia delle Entrate-Riscossione in questi giorni sono al momento delle «comunicazioni di avvio del procedimento sanzionatorio». Quindi non richiedono subito un pagamento. Come previsto dalla legge, invece, il destinatario ha 10 giorni di tempo per comunicare all'Asl di Avellino eventuali motivi di esenzione dal vaccino.
an. pl.
 

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