Operai morti in autostrada a Baiano, scattano due inchieste

Operai morti in autostrada a Baiano, scattano due inchieste
di Bianca Bianco
Mercoledì 27 Maggio 2015, 09:52 - Ultimo agg. 10:56
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Doppia indagine sulle morti di Baiano. Una della procura della Repubblica di Avellino (il fascicolo è assegnato al pm Angela Galdo) e una della commissione d’inchiesta del Senato sugli infortuni sul lavoro. Intanto la Polstrada con il comandante Alfano annuncia maggiori controlli e il prefetto Sessa annuncia l’installazione di Tutor per il controllo della velocità. «Venivamo da Grottaminarda, non ricordo cosa è successo».

Giovanni Graziano era ancora lucido quando è arrivato insanguinato e pieno di dolorose fratture all’ospedale di Nola. I poliziotti hanno fatto solo in tempo a chiedergli cosa fosse accaduto per capire perché il minivan che lui stesso guidava e che trasportava anche sette colleghi, di cui quattro sono morti, si sia schiantato contro la cuspide dello svincolo per Baiano della A16 travolgendo l’assorbitore d’urto giallo ed una barriera di sicurezza e concludendo la sua corsa 70 metri più giù, in un prato in leggera pendenza.

Dopo avere pronunciato in un soffio quelle poche parole è stato trasferito in Rianimazione. L’ipotesi che in un primo momento è stata avvalorata dai primi intervenuti sul posto (Polstrada, vigili del fuoco e carabinieri), era quella di una sua indecisione a imboccare lo svincolo. Secondo il «replay» del drammatico incidente, dopo avere affrontato a velocità sostenuta la discesa di Monteforte, un tratto in pendenza.

Graziano avrebbe deciso all’ultimo momento di svoltare per Baiano forse per immettersi sulla Nazionale e raggiungere i Comuni di provenienza (Acerra, San Felice a Cancello, Melito) percorrendo l’Asse Mediano. Questo spiegherebbe perché l’auto non ha frenato, centrando lo spigolo dell’incrocio. Ma c’è un’altra ipotesi che va vagliata, secondo gli inquirenti, ed è quella del colpo di sonno dell’autista. Teoria sostenuta anche da un tecnico sul posto subito dopo la tragedia: ninete frenata e tratto rettilineo senza ostacoli. Di sicuro Giovanni Graziano non era in stato di alterazione. Al Pronto soccorso di Nola è stato sottoposto all’esame tossicologico ed all’alcotest e le analisi hanno dato esito negativo. Era sobrio ma molto stanco per una giornata di lavoro iniziata all’alba. Tutti questi dubbi investigativi finiranno nel fascicolo del sostituto procuratore Paola Galdo della Procura di Avellino.

Il magistrato ha disposto il sequestro del minivan di 8 posti della Volkswagen su cui saranno compiute perizie tecniche per escludere il problema meccanico, mentre la Polizia stradale Avellino Ovest, guidata dall’ispettore Oreste Bruno, si occuperà di effettuare ulteriori rilievi sul luogo. «Un fascicolo sanitario è stato aperto dalla Commissione d'inchiesta del Senato sugli infortuni sul lavoro», l’annuncia la presidente della Commissione a Palazzo Madama, la senatrice Pd Camilla Fabbri. «Chiarire al più presto: ho chiesto alle autorità competenti una relazione per fare luce sull'accaduto». Il pm ha conferito l’incarico per lo svolgimento di un esame soltanto esterno delle salme; la nel primo pomeriggio dal medico legale Carmen Sementa che alle 17,30 ha concluso il proprio lavoro e concesso il placet per liberare le salme. Fino a quel momento i corpi delle vittime Pasquale D’Amore, Giovanni Fruggiero, Antonio e Carmine D’Auria erano rimasti nella camera mortuaria dell’ospedale Moscati di Avellino inavvicinabili anche dai parenti.

Subito dopo la conclusione dell’esame esterno sono stati restituiti alle famiglie che già oggi potranno svolgere i funerali. Esequie cui non potranno assistere i loro quattro colleghi ed amici rimasti feriti ed ancora ricoverati tra Nola, Avellino e il Cardarelli di Napoli. Di loro solo Giovanni Graziano è stato brevemente ascoltato in ospedale, gli altri non sono ancora in grado di raccontare quei drammatici momenti in cui la loro onesta e faticosa vita di muratori è stata sfregiata dal destino. Già ieri mattina all’alba, tecnici di Autostrade per l’Italia lavoravano per ripristinare il guard rail. Qualcuno ha raccolto le ultime cose catapultate dall’auto durante il volo nella scarpata, un accendino ed un rosario rimasti sull’asfalto.