Pronto soccorso tagliato a Solofra,
De Luca contro i sindaci: «Imbecilli»

Pronto soccorso tagliato a Solofra, De Luca contro i sindaci: «Imbecilli»
di Antonello Plati
Sabato 12 Giugno 2021, 08:40 - Ultimo agg. 21:01
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«Dobbiamo fare una programmazione ospedaliera adeguata agli standard nazionali e non alla demagogia di qualche sindaco imbecille».

Con il solito linguaggio colorito, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, spiega le ragioni della delibera 201 del 19 maggio scorso con la quale la sua giunta ha rimodulato l'offerta sanitaria dell'ospedale Landolfi di Solofra (di competenza dell'Azienda ospedaliera Moscati dal 2018 in attuazione del decreto regionale 29) prevedendo la sostituzione del Pronto soccorso con un punto di primo di intervento (una struttura con funzioni limitate alla stabilizzazione del paziente), la soppressione di tre reparti (Ginecologia, Pediatria e Odontoiatria) e la cancellazione di una cinquantina di posti letto (spostati nella città ospedaliera di Avellino).

Il provvedimento, come noto, è osteggiato dai sindaci del comprensorio capeggiati da Michele Vignola (Solofra) che giovedì sera nel corso di un consiglio comunale monotematico allargato ai rappresentanti istituzionali irpini ha incassato pure il sostegno del primo cittadino di Avellino, Gianluca Festa. Ai due (in particolare a Festa con il quale i rapporti sono sempre stati tesi) sono, probabilmente, rivolti gli strali del governatore: «Dobbiamo fare la nostra programmazione ha detto De Luca, ieri pomeriggio, nel corso della consueta diretta Facebook - tenendo conto della ragione per dare servizi di qualità e non della demagogia di chi pensa a fare voti sulla pelle dei cittadini. Se non rispettiamo gli standard nazionali ci commissariano un'altra volta e ci chiudono gli ospedali, a partire da quello di Solofra. Se c'è gente che ha ancora il cervello per ragionare, bene. Altrimenti non fa nulla».

Quindi, nel dettaglio sono elencate le nuove funzioni della struttura: «Al Landolfi, sono in atto dei lavori e stiamo definendo il progetto esecutivo per un investimento di 10 milioni di euro. Il 30 giugno, poi, definiremo gli atti aziendali con le nuove funzioni. A Solofra prevediamo di concentrare la procreazione medicalmente assistita. Prevediamo una riabilitazione di lungo degenza e ambulatori specialistici che sono le cose che servono al 90% dei cittadini». Ma sono solo: «A Solofra ci sarà il Day Surgery (piccola chirurgia). La grande chirurgia va al Moscati. Non lo facciamo per cattiveria, ma per salvare la vita delle persone. Un conto è fare demagogia e dire imbecillità, un altro conto è mandare in un reparto di chirurgia un paziente che ha un problema serio. Anche l'ortopedia sarà concentrata al Moscati. A Solofra avremo 4 posti letti di rianimazione e, anche in questo territorio, cercheremo di lavorare per estendere in tutti i territori le case di comunità».

L'altro elemento da mettere in conto è che la Regione «anche se è uscita dal commissariamento è sotto osservazione nel piano di rientro per i prossimi 3 anni. Se non rispettiamo gli standard nazionali ci commissariano un'altra volta e ci chiudono gli ospedali, a partire da quello di Solofra. Altro che terapia intensiva. Se non rispettiamo i parametri, salta il piano per le assunzioni. Quindi anziché avere il personale, ci bloccano le assunzioni come capitato nei dieci anni precedenti. Noi faremo il massimo per avere l'organizzazione sanitaria e ospedaliera più avanzata ed efficiente possibile. Ma rispettando la ragione e i vincoli nazionali. Perché in nessuna parte d'Italia viene consentito che a una decina di chilometri di distanza ci sia la duplicazione di reparti identici».

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Vignola è diplomatico. Preferisce gettare acqua sul fuoco, confidando in un faccia a faccia a Palazzo Santa Lucia (la richiesta è stata inviata la settimana scorsa). Però tiene a precisare: «La demagogia è una categoria che non mi appartiene. E per quanto mi riguarda sono stato educato alla democrazia». Quindi aggiunge: «In questa battaglia sono al fianco di tanti altri sindaci con i quali stiamo chiedendo, semplicemente, un confronto con i vari livelli istituzionali prima dell'approvazione del nuovo atto aziendale. Riteniamo, infatti, che non sia opportuno, innanzitutto, sopprimere il pronto soccorso dell'ospedale Landolfi». Festa, che preferisce non replicare alle parole del presidente della Regione, dice: «Mobilitiamoci con una manifestazione di popolo dinanzi all'ospedale: ho già dato mia disponibilità al sindaco di Solofra».
 

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