Sorpresa, nel Baianese un giacimento idrico che ci salverà dalla sete

Uno studio individua due nuove falde sotterranee sui monti di Avella

Sorpresa, nel Baianese un giacimento idrico che ci salverà dalla sete
Sorpresa, nel Baianese un giacimento idrico che ci salverà dalla sete
di Sabino Aquino
Domenica 21 Gennaio 2024, 11:43 - Ultimo agg. 12:12
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Il Baianese è il nuovo serbatoio idrico dell'irpinia.
I risultati di uno studio aprono nuove prospettive sulla possibilità di utilizzare le acque sotterranee dell'area.
L'obiettivo della a ricerca è stato di effettuare una caratterizzazione idrogeologica dell'acquifero carsico pedemontano per valutare: la ricarica delle acque sotterranee attraverso il bilancio idrologico; la produttività locale dell'acquifero mediante prove di pompaggio e la qualità idrochimica e microbiologica delle acque.
I risultati evidenziano la presenta della falda idrica localizzata ad una profondità di circa trenta metri sul livello del mare dotata di una notevole potenzialità.

Lo studio relativo alla caratterizzazione dell'acquifero carsico pedemontano del Mandamento di Baiano ha permesso di accertare una ricarica annua dell'acquifero profondo mediamente pari 900 litri al secondo ed anche una ottima qualità idrochimica e microbiologica delle acque sotterranee.

Infatti le analisi chimico-fisiche e microbiologiche, effettuate dal 2018 al 2023, su alcune sorgenti e su diversi pozzi profondi hanno evidenziato la presenza di acque di pregiata qualità.

Si tratta di un aspetto bicarbonato-alcalino-terrosa, ben correlabile alla natura delle "rocce-serbatoio" ed alle modalità di circolazione idrica che in esse si sviluppa. Con una discreta stabilità microchimica inter-annuale e stagionale.
Tra i vari elementi maggiori prevalgono per i cationi, il calcio, magnesio e il sodio, mentre per gli anioni, il bicarbonato di calcio, i solfati e cloruri. Dai dati di temperatura e conducibilità elettrica e dai profili idrochimici si osserva che le acque basali (profonde) sono relativamente più calde e mineralizzate, rispetto alle acque delle sorgenti di alta quota, in linea con i tempi più lunghi di residenza delle acque all'interno dell'acquifero. Infine, dall'analisi di tutti i parametri inorganici, organici e microbiologici è possibile constatare un'elevata qualità microchimica e microbiologica di tutte le acque analizzate e la loro idoneità al consumo umano.

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L'estesa Piana della Bassa Irpinia, ove di dislocano i centri urbani del cosiddetto Mandamento di Baiano, costituito dai territori comunali di: Avella, Baiano, Mugnano del Cardinale, Quadrelle, Sirignano e Sperone accoglie un notevole quantitativo di acque sotterranee che travasano dai confinanti Monti di Avella. Questa estesa e articolata catena montuosa, tra le più imponenti dell'Appenino meridionale avente una superficie di circa 370 chilometri quadrati occupa, in parte, i territori di tutte e cinque le province della Campania. La Piana della Bassa Irpinia che presenta una superficie di circa 70 chilometri quadrati, pur essendo un'area di particolare interesse idrogeologico, non è stata mai oggetto di studi di dettaglio.

Il motivo dello studio era legato soprattutto alla scarsa presenza di perforazioni dalle quali si potessero acquisire i dati di base necessari per gli indispensabili riscontri sperimentali, a sostegno o meno delle ipotesi di partenza e di quelle che sarebbero state man mano avanzate nel corso delle indagini. L'interesse scientifico sotto il profilo idrogeologico per tale lembo di territorio si è risvegliato soprattutto nell'ultimo decennio perché la perforazione di diversi pozzi profondi realizzati per fini idropotabili dagli enti comunali che gestiscono gli acquedotti locali e anche dai privati per scopi industriali o irrigui hanno permesso di elaborare uno studio in corso di pubblicazione su un autorevole rivista scientifica di carattere ambientale.

I risultati aprono nuove prospettive sulla possibilità di utilizzo degli acquiferi carsici pedemontani dell'Appennino meridionale come risorse idriche integrative, sostitutive, di emergenza e/o di riserva per soddisfare i fabbisogni idrici locali, mitigare gli effetti delle variazioni del regime sorgivo sulla disponibilità idrica nei periodi di magra e rendere più resilienti i sistemi di rete agli scenari di crisi connessi con il cambiamento climatico. Nel caso del Mandamento di Baiano, tuttavia, i prelievi in atto e futuri dovranno tener conto del bilancio idrico dell'acquifero dei Monti di Avella, dalla scala di bacino a quella locale, e devono essere controllati attraverso un continuo monitoraggio quali-quantitativo della risorsa idrica, per prevenire fenomeni di sovrasfruttamento ed interferenze con le acque di piana, i centri abitati e le attività antropiche.

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