Teora. Sposati per 60 anni, muore poche ore dopo il marito

Teora. Sposati per 60 anni, muore poche ore dopo il marito
di Paola De Stasio
Lunedì 4 Gennaio 2016, 10:30
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TEORA - Neanche la morte è riuscita a separarli. Quel loro vivere in simbiosi da oltre sessant’anni li ha condotti insieme anche oltre la soglia dell’esistenza terrena. 
Un viaggio che continua nell’Aldilà e se Lassù esiste un luogo che accoglie gli amori eterni, loro due avranno sicuramente un posto in prima fila. Luciano e Antonia sono morti a poche ore di distanza. Prima ha ceduto il cuore di lui, dopo qualche ora quello di Antonia non ha retto di fronte alla perdita del compagno inseparabile di una vita. 

Il senso di vuoto, di smarrimento unito ad un’intensa sofferenza hanno fatto fermare pure il suo cuore. Un amore fortissimo, all’ultimo respiro, da sfiorare il soprannaturale. Un affetto reciproco così profondo capace di eternizzare un sentimento. 

Ad annunciare la loro dipartita un unico manifesto funebre che recita «dopo una lunga vita trascorsa insieme sono ritornati alla casa del padre».E le bare saranno oggi pomeriggio una a fianco all’altra nella navata della chiesa Madre San Nicola di Mira per l’ultimo saluto, ed uno a fianco all’altra riposeranno nel cimitero di Teora. 
Luciano Vito Donatiello di 88 ani e Antonia Lettieri 87 si erano sposati oltre sessant’anni fa. Dalla loro unione sono nati due figli, Alessandro che vive in Svizzera e Gerardo che morì in giovane età a causa di un male incurabile.
Il destino non aveva risparmiato il dolore più grande e più innaturale che possa colpire un genitore: la morte di un figlio. Ma quel lutto gravissimo, quel vuoto incolmabile lo superarono grazie al loro grandissimo amore.

Si fecero coraggio a vicenda, cercarono di confortarsi nello sconforto, furono forti, c’erano gli altri affetti che non potevano essere trascurati: l’altro figlio, i nipoti, le nuore. Erano dei nonni amatissimi, hanno rappresentato e rappresenteranno per la famiglia, e non solo, un esempio, un modello forse irraggiungibile. Chi li conosceva li racconta inseparabili, complici, affiatatissimi. Lui dal temperamento forte e volitivo, lei sempre sorridente e bravissima ai fornelli, eccezionale - ricordano amici e conoscenti - la pizza al pomodoro fatta esclusivamente con gli ingredienti genuini frutto del loro raccolto, che offriva sempre a coloro che andavano a fargli visita. 
Entrambi agricoltori, coltivavano i terreni con passione ed accuratezza, molto attenti alla qualità, andavano fieri dei loro prodotti genuini. 
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