"Capaci di intendere e di volere": sono stati così giudicati dal perito incaricato dal Tribunale di Avellino, i due fidanzatini accusati dell'omicidio del padre di lei.
Aldo Gioia fu assassinato sul divano di casa mentre dormiva con una serie di coltellate inferte da Giovanni Limita con la complicità della figlia della vittima, Elena Gioia.
Il professore Giuseppe Sciaudone ha effettuato la perizia su entrambi i ragazzi, che all'epoca dei fatti erano capaci di intendere e di volere e sono in grado di prendere parte al processo. Prossima udienza il 22 febbraio.
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