«Abusi su minore», il Riesame
respinge il ricorso della prof

«Abusi su minore», il Riesame respinge il ricorso della prof
Giovedì 29 Settembre 2022, 08:30 - Ultimo agg. 10:45
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Il Tribunale del Riesame di Napoli ha confermato gli arresti domiciliari ad A.D.D, trentottenne docente beneventana, accusata di violenza sessuale aggravata in danno di un alunno di dodici anni. Il Riesame ha respinto il ricorso presentato dal legale della docente, l'avvocato Angelo Leone, che aveva discusso nell'udienza di lunedì scorso. La vicenda si era sviluppata presso la scuola media di Paolisi, dove la donna aveva avuto una supplenza nella classe del dodicenne. A emettere il provvedimento degli arresti domiciliari era stato il gip Pietro Vinetti, su richiesta del sostituto procuratore Assunta Tillo che aveva coordinato le indagini condotte dai carabinieri della stazione di Arpaia.


L'avvocato Leone in sede di Riesame si era soffermato sui buoni rapporti instaurati da subito dalla docente con tutti gli alunni in particolare con il dodicenne che aveva riferito in merito ai messaggi scambiati con l'inasegnante, e che aveva fatto scattare lo scorso 31 marzo la denuncia da parte dei genitori, assistiti dall'avvocato Paolo Abbate.

Il legale ha sostenuto anche che in ogni caso avendo la docente interrotto l'attività scolastica non vi è il pericolo di reiterazione del reato, chiedendo così una misura che le consentisse tra l'altro di poter seguire anche un percorso di terapie psicologiche già intrapreso.

Una tesi non condivisa dal Riesame che ha confermato gli arresti domiciliari presso la sua abitazione. Alla base delle indagini c'è una serie di messaggi inviati via whatsapp. Un dialogo in particolare andato avanti per una ventina di giorni del mese di marzo tra alunno e docente. Presenti negli scambi via telefonini anche foto personali e altre foto facilmente reperibili sui vari siti di contenuto erotico. Tutto ciò è stato riprodotto in alcuni dvd inseriti nella documentazione processuale, che hanno portato all'incriminazione. La docente, nel corso dell'interrogatorio davanti al gip, si era detta profondamente scossa dalla vicenda, ammettendo di aver sbagliato a dare troppa confidenza a tutti e, in particolare, all'alunno di dodici anni assecondandolo. Aveva provato a descrivere il clima che si era instaurato in quella classe, dove si era creato un rapporto intenso tra docente e alunni. Un rapporto che, però, era diventato eccessivo, e così resasi conto della situazione aveva deciso di porre un limite. Ma in quei giorni era scattata la denuncia e la fine del suo rapporto lavorativo con la scuola di Paolisi, che l'aveva subito sospesa.
en.ma.

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