Accoltellò anziano a Telese Terme,
dopo la condanna scatta l'arresto

Accoltellò anziano a Telese Terme, dopo la condanna scatta l'arresto
di Gianluca Brignola
Giovedì 25 Giugno 2020, 12:00
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Gli agenti del commissariato di polizia di Telese Terme lo hanno arrestato ieri pomeriggio mentre passeggiava nel pieno centro della cittadina termale, all'incrocio tra viale Minieri e via Roma. Per Gennaro Plentzick, 30enne originario di Guardia Sanframondi, si sono aperte le porte del carcere di contrada Capodimonte a Benevento, in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso lunedì dal sostituto procuratore Assunta Tillo. Diverse le accuse nei confronti del giovane, con riferimento a fatti accaduti nella notte del 2 aprile 2016, proprio a Guardia Sanframondi, protagonista di un accoltellamento ai danni di un concittadino 77enne trasportato poi d'urgenza al pronto soccorso del «Rummo» in prognosi riservata. Circostanze passate al vaglio di due sentenze del tribunale ordinario di Benevento, a maggio del 2017, e della Corte d'appello di Napoli, a novembre 2018, divenuta definitiva nel marzo del 2019, con la conseguente condanna a 4 anni e 7 mesi dei quali 6 già scontati. Nel mezzo il trasferimento per motivi lavorativi in Lombardia salvo qualche breve e sporadico ritorno in valle telesina. Ieri pomeriggio, dunque, l'identificazione, a seguito di una vasta attività info-investigativa, svolta anche al di fuori del territorio, e l'arresto in pieno centro a Telese, senza opporre resistenza.

L'episodio risale a 4 anni fa, quando R.D.V., pensionato allora 77enne, mentre faceva ritorno a casa dopo aver trascorso la serata in un bar del posto, era stato raggiunto da alcune coltellate. A far scattare l'allarme furono alcuni passanti, che avvisarono poi la nipote. Una volta soccorso dai sanitari del 118, l'uomo fu trasportato all'ospedale del capoluogo e ricoverato in gravi condizioni. Subito furono avviate le indagini per far luce sul giallo. Ad arrestare il 26enne Plentzick, qualche giorno più tardi, furono i poliziotti della squadra mobile diretti da Alessandro Salzano, oggi alla guida del commissariato telesino, dopo indagini laboriose e corredate dall'utilizzo di intercettazioni. Un puzzle intricato che andò poi a ricomporsi solo a seguito di racconti e testimonianze. Tasselli ricostruiti con il tempo dagli inquirenti. Da quanto sarebbe emerso, alla base del gesto ci sarebbe stato un diverbio, scaturito probabilmente per futili motivi, prima delle coltellate all'addome e al torace mentre i due rincasavano presso le rispettive abitazioni, distanti qualche manciata di metri. 

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