Benevento, Agostinelli: «Con me c'è stata la scossa, la gente e il patron mi hanno premiato»

L'ex allenatore resta in società, si occuperà dello scouting

Andrea Agostinelli
Andrea Agostinelli
di Oreste Tretola
Sabato 10 Giugno 2023, 10:24 - Ultimo agg. 14:43
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Sulla panchina del Benevento, Andrea Agostinelli ha fatto registrare il secondo miglior rendimento in una disastrosa stagione: un punto di media a partita, meglio di lui solo Fabio Caserta. L'allenatore di Ancona ha avuto il merito di adottare scelte forti, escludendo giocatori impalpabili (Simy e La Gumina) e di prendersi le (pochissime) colpe, chiedendo scusa alla piazza per la retrocessione.

L'allenatore aveva firmato, ad aprile, un contratto con rinnovo automatico in caso di salvezza, condizione ovviamente non verificatasi.

Agostinelli rimarrà però comunque nel Sannio, lavorando nell'area scouting insieme ad Andrea Innocenti, collaboratore di Marcello Carli. Ai microfoni di Radio Marte, il tecnico ha parlato della sua esperienza di un mese sulla panchina giallorossa e di quello che si aspetta in futuro: «L'esperienza con il Benevento è stata nuova, visto che la Campania l'ho girata quasi tutta. È stata un'esperienza forte, perché quando sono arrivato c'era un po' di devastazione mentale e pessimismo, e forse sono riuscito a ridare speranza in certi momenti alla squadra, che se l'è giocata con tutti.

C'è stata una ripresa sotto il profilo dei numeri e dei gol. Sono stato anche premiato dalla gente di Benevento, che ringrazio, come ringrazio anche il presidente Vigorito, che mi ha dato questa opportunità e mi ha fatto rimanere nell'organico della società». Agostinelli si è soffermato anche sulla panchina del Napoli e su chi sostituirà lo scudettato Luciano Spalletti: «Il fatto di lasciare una squadra quando si vince non sempre è giusto. Molte volte un allenatore lascia perché sa che più di quello non si può fare. Date le pressioni di una città come Napoli, ricordo l'anno scorso quante critiche ha ricevuto Spalletti: forse ha avuto ragione a prendersi un anno sabbatico. Il prossimo allenatore del Napoli, intanto, dovrà farsi il segno della croce perché arriva in una piazza dove è stato espresso un calcio stratosferico e vincente. Se sarà Italiano, devo dire che lui ha qualità e lo ha dimostrato in una piazza non facile come Firenze. Ha fatto cose che nessun altro allenatore ha fatto a Firenze, dimostrando di essere un allenatore importante. È giusto elogiare anche lo staff medico, perché quando si vince bisogna dare merito a tutti. Non di meno allo scouting, straordinariamente importante per la riuscita di questi giocatori». A suo avviso «nel Napoli non ci sono situazioni da migliorare. L'ho trovata una squadra perfetta come l'Atalanta di qualche anno fa con Gasperini, Papu Gomez e Ilicic. Non ho trovato un punto debole e credo che i numeri mi diano ragione. Se fossi io l'allenatore degli azzurri, vorrei che Osimhen non fosse mai ceduto».

Nel frattempo, finendo ultimo, il Benevento ha abbandonato qualsiasi speranza di ripescaggio in cadetteria. Speranza che nutre invece il Brescia, retrocesso dopo essere stato sconfitto ai playout dal Cosenza. Il presidente delle «rondinelle», Massimo Cellino, ha infatti presentato denuncia alla Procura di Reggio Calabria contro il piano di ristrutturazione del debito della Reggina, contestando anomalie. Nella giornata di ieri, per il club amaranto è scattata l'udienza in Tribunale a Reggio Calabria per l'approvazione appunto del piano e lo stesso Brescia è stato ammesso al dibattimento. Senza l'approvazione del piano in questione, sarebbe fortemente a rischio l'iscrizione della Reggina al prossimo campionato e quindi il suo posto (classifica alla mano) andrebbe al club lombardo. Che a questo punto può coltivare la speranza.
 

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