Benevento, cade il ponte: contrade restano isolate da mesi, rischio black out elettrico

Alcuni residenti spostano i blocchi e passano nonostante i divieti

Benevento, cade il ponte: contrade restano isolate da mesi, rischio black out elettrico
di Antonio Martone
Lunedì 28 Agosto 2023, 09:07
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Resta ancora chiusa al traffico via Vicinale Romito, l'arteria che collega diverse contrade della zona alta della città. Da ben due mesi ci sono disagi e proteste per i residenti dell'ampia area che se ne servivano per gli spostamenti in auto per raggiungere in tempi brevi zone dell'hinterland del capoluogo. Tra l'altro, allo stato attuale non si intravedono soluzioni a breve scadenza, anche in considerazione del fatto che l'intervento non si prevede particolarmente agevole anche per l'importo del finanziamento da reperire per il ripristino della sede stradale.

L'ordinanza provvisoria di blocco totale della circolazione in entrambi i sensi di marcia, emessa nello scorso luglio a firma del dirigente comunale competente Antonio Iadicicco, è stata necessaria a seguito del cedimento del ponte che nella località Vallone delle Cornacchie unisce appunto contrada San Cumano con via Romito e quindi con la strada provinciale per Apice, contrada Coluonni, Cancelleria, Eremita da un versante e Piano Cappelle, Cretarossa e altre stradine annesse dall'altro.

In passato a causa della chiusura del ponte San Nicola, questa arteria veniva impiegata in particolare da studenti e lavoratori pendolari dell'apicese per eludere il traffico all'interno della città.

Solo per fortuna non ci sono stati danni più rilevanti, considerato che quando è crollata la metà del ponte che attraversa il torrente denominato «Breccelle» non transitavano mezzi. Ma il problema che tuttora preoccupa le autorità preposte riguarda il fatto che quel tratto del ponte è attraversata dalla linea elettrica trifase interrata, pertanto ulteriori crolli con danni all'impianto elettrico, potrebbe determinare la mancata erogazione di energia elettrica nelle abitazioni circostanti e le strade pubbliche.
A ciò si aggiungono pericoli legati anche al contatto con mezzi o di persone che potrebbero avere conseguenza gravissime.

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«Nelle scorse settimane - dice Antonio De Martino, residente a San Cumano - appena c'è stato il crollo si è creata una situazione davvero particolare e pericolosa. Il Comune appena avvertito aveva provveduto a mettere delle transenne mobili con segnaletica che vietavano il transito dei mezzi. Nonostante tutto, quotidianamente c'erano automobilisti o agricoltori della zona che utilizzano quella strada con trattori e altri mezzi che ignoravano la segnaletica, rimuovevano le transenne e per la metà del ponticello che ancora resiste, vi transitavano imperterriti. In ogni occasione correvano il rischio di precipitare nel vallone in caso di ulteriore crollo o rottura dei cavi elettrici. Davvero assurdo».

Una situazione confermata anche dall'assessore ai lavori pubblici Mario Pasquariello: «Più volte sono dovuti andare gli operai del settore a rimettere le transenne e la segnaletica perchè tutti ignoravano la pericolosa situazione. Visto che nonostante i controlli e gli inviti non veniva osservato il divieto, siamo stati costretti a far posizione dei pesantissimi blocchi di cemento da entrambi i lati ed a circoscrivere i cavi elettrici.

Così finalmente ora non ci sono più pericoli e questa paradossale ed incredibile situazione legata all'inosservanza delle norme, è stata eliminata. A salvaguardia della pubblica e privata incolumità, infatti, abbiamo messo in totale sicurezza il tratto che va da via Vicinale Romito, 50 metri prima e 50 metri dopo l'intersezione con il Vallone delle Cornacchie».
Da palazzo Mosti non vengono comunicati i tempi per il ripristino, ma il Settore Opere Pubbliche è al lavoro per la preparazione del progetto di risanamento. «Nel mese di settembre - continua Pasquariello - contiamo di ultimare l'elaborato e procedere alla richiesta del relativo finanziamento per procedere anche all'appalto con urgenza, visto che quel tratto di strada pur essendo periferico è considerato di importanza strategiche per famiglie, contadini della zona e collegamento. Purtroppo non si tratta di un intervento semplice».
 

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