Telesina di nuovo bloccata dal lievitare dei materiali

La ditta aggiudicataria chiede all'Anas di adeguare i costi

La Telesina
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di Paolo Bocchino
Lunedì 28 Agosto 2023, 09:04 - Ultimo agg. 10:28
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Trentadue mesi persi tra carte bollate, battaglie giudiziarie e conti che non tornano. L'agognato raddoppio della Statale 372 «Telesina» resta un miraggio, malgrado non manchi più nulla all'ingresso nella fase esecutiva. E intanto il contatore degli incidenti, spesso persino mortali, continua a girare tragicamente beffardo.

L'appalto per la progettazione esecutiva (progettazione + lavori) dell'adeguamento a 4 corsie della fondamentale arteria di collegamento Nord-Sud è stato aggiudicato da Anas il 29 dicembre 2020. Non ci sono refusi di stampa, si tratta proprio di quasi tre anni fa. Ad incamerare la corposa commessa fu il raggruppamento temporaneo d'imprese guidato dalla De Sanctis costruzioni di Roma, grazie a un consistente ribasso sui 460 milioni posti a base di gara che fece scendere l'importo di affidamento a 390 milioni. «Un altro obiettivo centrato entro la fine dell'anno dichiarò soddisfatto l'allora amministratore delegato di Anas Massimo Simonini il 29 dicembre 2020 - Avviamo così la realizzazione di un ulteriore potenziamento strategico per l'intera regione, in considerazione degli elevati volumi di traffico che si registrano lungo l'arteria stradale, in particolare nel Beneventano».

Parole che rilette oggi, a 32 mesi di distanza, suonano purtroppo amare. Da quel dicembre di tre anni fa, la strada taglia-tempi e salva-vite non ha percorso un solo centimetro, avviluppata in una estenuante odissea sui banchi della giustizia amministrativa azionata da una delle ditte sconfitte in prima battuta.

Contenzioso risoltosi definitivamente nello scorso marzo con sentenza del Consiglio di Stato che ha riconosciuto alla «De Sanctis e soci» il diritto a realizzare l'intervento. Sembrava la svolta, ma la storia della Telesina ha insegnato che il condizionale è da tenere sempre a portata di mano. E infatti da 5 mesi, l'atteso intervento è ancora fermo al palo. Adesso le ragioni dello stop sono di carattere economico. A complicare i piani ci si è messa anche la questione sovracosti, ovvero gli aumenti delle materie prime e dei costi operativi schizzati in alto negli ultimi mesi. I 390 milioni offerti dalla De Sanctis nel 2020 per aggiudicarsi l'opera non bastano più. Il raggruppamento di imprese ha puntato i piedi e rivendica un consistente aggiornamento prezzi per poter dare il la alla progettazione esecutiva e dunque ai cantieri per la realizzazione del primo lotto da 23 chilometri, da San Salvatore Telesino a Benevento. Anas tiene top secret l'ammontare esatto della richiesta ma conferma l'esistenza del problema che paralizza ancora lo start: «Sono in corso incontri di negoziazione con l'impresa per tenere conto del notevole aumento del costo dei materiali» spiega l'ufficio stampa della partecipata statale in risposta a un quesito del Mattino. Trattativa che dovrebbe finalmente essere vicina alla conclusione: «La fase di confronto con il raggruppamento aziendale aggiudicatario - fanno sapere ancora da Anas - avrà termine in ogni caso entro la metà del mese di settembre, per poter così procedere alle determinazioni conseguenti e alla stipula del contratto».

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Bisogna dunque aggiornare per l'ennesima volta il cronoprogramma dell'intervento riportando in avanti le lancette del via ai lavori. Dalla firma del contratto, presumibilmente a ottobre, scatteranno i 6 mesi assegnati dalla stazione appaltante all'aggiudicatario per la redazione della progettazione esecutiva. La progettazione dovrà poi essere sottoposta alla procedura di approvazione da parte dello staff tecnico di Anas, che potrà alla bisogna apportare modifiche al progetto. Questo ulteriore step richiederà altri tre mesi. Ad approvazione avvenuta potranno essere consegnati e avviati i lavori. Verosimilmente, per vedere le prime maestranze all'opera sulla Telesina si dovrà attendere dunque il prossimo autunno. E l'attesa continua.
 

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