Sannio choc: compagno della madre violenta una bambina, la piccola in ospedale

Il presunto responsabile per ora solo allontanato dall'abitazione

Ambulanza al Rummo
Ambulanza al Rummo
di Luella De Ciampis
Lunedì 13 Novembre 2023, 08:47
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Al Rummo è scattato nell'immediato il «codice rosa» per una 14enne residente nel Sannio, vittima di abusi sessuali, arrivata in ospedale con la madre.

L'attività dei sanitari è cominciata con l'accoglienza dell'adolescente, poco più che una bambina, effettuata da una ginecologa in servizio che ha eseguito tutti gli accertamenti necessari a stabilire di che natura fosse la violenza subita dalla piccina, perpetrata dal compagno della mamma che, attualmente, è stato allontanato dall'abitazione in cui risiede la vittima. Dalla ricostruzione dei fatti e dalla visita, i medici sarebbero riusciti ad avere un quadro della situazione e avrebbero riscontrato lesioni compatibili con una violenza sessuale. La denuncia è stata invece raccolta dalla Compagnia dei carabinieri di Benevento che attueranno tutte le azioni necessarie a mettere in moto la macchina della giustizia che prevede l'intervento successivo della Procura. Al momento, per l'uomo non sono scattate misure restrittive perché è stata esclusa la possibilità di reiterazione del reato in quanto non ha più accesso al domicilio di residenza dell'ex compagna e della minore.

Si tratta di storia anomala che va approfondita, caratterizzata anche dalla mancata nomina di un legale da parte dell'accusato, almeno fino a questo momento. Ma non di un caso isolato perché, molto più spesso di quanto si possa pensare, vengono perpetrate violenze fisiche e psicologiche sui bambini, oltre che sulle donne, mai denunciate e tenute nascoste in quanto c'è difficoltà a fare emergere i casi di violenza, soprattutto se perpetrati in famiglia.
Il percorso rosa al Rummo è stato attivato nel mese di ottobre del 2019, in seguito alla sottoscrizione di un protocollo d'intesa con la Procura della Repubblica e con il Tribunale di Benevento che aveva conferito al Pronto soccorso il compito di assegnare il codice rosa e il connesso percorso aziendale alle donne che subiscono violenza.

Protocollo, questo, che prevede la prevenzione e il contrasto delle violenze nei confronti delle donne e dei minori, dei maltrattamenti in famiglia, degli atti persecutori, delle violenze sessuali, dello sfruttamento della prostituzione e dei reati spia della tratta degli esseri umani.

Si tratta di un servizio importante, attivo solo al Rummo e all'ospedale Cardarelli in tutta la Regione Campania, sperimentato efficacemente già durante il lockdown. Il primo approccio con la vittima di violenza è avvenuto al triage del Pronto soccorso dove, alla cartella clinica della paziente vittima di violenza è stato applicato il codice Pr «percorso rosa» che ne ha autorizzato il trasferimento immediato in una medicheria dedicata, dove le è stato garantito un ambiente protetto e il rispetto assoluto della privacy.

Nella fase immediatamente successiva, a prendersi cura della ragazzina è intervenuta un'equipe medica multidisciplinare che prevede la presenza di una psicologa e di una ginecologa. Il «percorso rosa» consente inoltre la compilazione di una speciale cartella clinica, in cui il verbale dei sanitari e i dati clinici della paziente saranno consultabili solo dalla direzione sanitaria dell'ospedale e dal responsabile del Pronto soccorso. Lo scopo è quello di tutelare i dati sensibili della vittima di abusi per evitare che possano essere utilizzati dall'autore della violenza per costruire una tesi difensiva. Il centro consente alle donne abusate di trovare un porto sicuro in cui rifugiarsi e in cui effettuare un percorso che va oltre la fase di ospedalizzazione e continua fino alla sistemazione nei centri antiviolenza del territorio.

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