Geolier, è l'ora dello show tra controlli e polemiche

Alle 22 l'atteso concerto del rapper, attesa la carica dei 9mila fan

Geolier
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di Anna Liberatore
Domenica 3 Settembre 2023, 11:30
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È il giorno del concerto del rapper Geolier. Per gli 8.900 fan che hanno acquistato il biglietto per assistere al «Geolier Summer Tour», organizzato nell'ambito del festival «Benevento Città Spettacolo», l'attesa è terminata. Dopo lo spostamento della data a causa del maltempo, l'evento è previsto per questa sera alle 22 in piazza Risorgimento. Lo spettacolo ha fatto registrare il sold out e ha dato vita anche a una serie di polemiche alla luce delle misure di sicurezza adottate e per un post comparso sulle pagine social dell'organizzazione, poi rimosso.

«Voglio chiarire un aspetto dice il sindaco di Benevento Clemente Mastella -: la data di oggi è stata definita dal cantante perché era l'unica libera mentre in un primo momento sembrava che dovesse esserci la disponibilità per il 31 agosto. Le polemiche al riguardo sono davvero fuori luogo, diversamente saremmo andati a fine settembre o ad ottobre in virtù del tour, quasi giornaliero, che porta Geolier in diverse località italiane. Si è aperta anche una polemica su chi può accedere e chi no stigmatizza il primo cittadino -. Noi dobbiamo garantire la sicurezza e l'incolumità, non si può andare oltre le 8.900 presenze che corrispondono ai biglietti venduti. Quando magari organizzeremo appuntamenti allo stadio, avremo minori problemi.

Poiché la platea è composta in larga parte da ragazzini, più difficili da contenere, ci sarà un aumento delle forze di polizia che arriveranno anche da fuori Benevento».

Da qui l'appello «ad essere sereni e a evitare bombolette urticanti, perché la polizia sarà un po' ovunque e chi farà queste cose rischia conseguenze di natura penale. Consiglio, inoltre, ai genitori di accompagnare i propri figli. La garanzia della sicurezza pubblica viene prima di qualsiasi altra cosa. La scelta è stata adottata dal comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, del quale come Comune facciamo parte, e che condivido pienamente». Un passaggio anche sul ritorno per la città: «Non è solo una serata - conclude Mastella -, l'economia di Città Spettacolo è composita. Si svolge in diverse piazze, in diversi luoghi, con argomenti vari e con spettacoli pensati per target di età differenti. È la peculiarità inedita che abbiamo voluto imprimere rispetto al festival decadente di un tempo con 20, 50 o 100 persone all'interno di un teatro comunale, che da 15 anni era completamente abbandonato a se stesso».

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«Più che Città Spettacolo, il nome adatto alla rassegna sarebbe stato "Fritto misto" - attacca Rosetta De Stasio, consigliera comunale di Prima Benevento e vice presidente della commissione Cultura, riferendosi alla connotazione della kermesse -. Un fritto misto che sa di improvvisazione e superficialità. Di cultura nemmeno a parlarne, di teatro poco più di niente. Città Spettacolo non è più quello che voleva essere ed è stata per anni: una vetrina, non solo nazionale, per anteprime teatrali e per messaggi autenticamente culturali. Quale vice presidente della Commissione consiliare Cultura, il mio auspicio è che si ripensi a una rassegna di alto livello culturale, in grado di coinvolgere le intelligenze e valorizzare la nostra città per farla finalmente crescere».

La commissione provinciale che vigila sui pubblici spettacoli, incaricata di valutare le misure di sicurezza, nell'autorizzare l'accesso alla piazza ai soli possessori del biglietto, ha predisposto dei transennamenti lungo il viale Mellusi (altezza Moulin Rouge), in via Perasso (dopo il bar Massimo) e in via Nicola da Monteforte. I controlli saranno tesi anche al rispetto dell'ordinanza sindacale che vieta, dalle 12 di oggi e fino alle 3 di lunedì mattina, la vendita di bevande in vetro e alimenti in contenitori di latta. Il «tutto esaurito» fatto registrare dal concerto era stato reso noto dall'organizzazione del festival attraverso un post social, che però ha sollevato un vespaio sulla piazza virtuale e che il direttore artistico della rassegna, Renato Giordano, ha argomentato, attraverso un comunicato, con «ragioni inderogabili di sicurezza e mitigazione del rischio».

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