Benevento, lite e accoltellamento
nei vicoli della movida

Benevento, lite e accoltellamento nei vicoli della movida
di Paolo Bocchino
Lunedì 17 Gennaio 2022, 09:30 - Ultimo agg. 19:27
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Due uomini che discutono a voce alta, sempre più alta, nei pressi di piazza Piano di Corte. Sono le primissime ore di domenica. I vicoli del centro storico sono ancora pieni di giovani e giovanissimi alla ricerca di ore di spensieratezza. All'improvviso spunta fuori un coltello e uno dei due, M.R., un 37enne residente in città, viene colpito a una gamba dalla lama.

Attimi di autentico terrore, poi il rapido arrivo della polizia e dei mezzi di soccorso allertati dai presenti riporta la calma. Il ferito viene medicato in ospedale dove viene giudicato guaribile in sette giorni. Unica notizia positiva di un momento critico che ancora una volta riporta il nucleo cittadino sotto i riflettori per vicende non rassicuranti. Gli accertamenti condotti con celerità dalla squadra mobile hanno permesso di circoscrivere l'accaduto a una lite tra l'aggressore, un 31enne di Benevento denunciato, e il malcapitato, entrambi già noti alle forze dell'ordine. Nella serata di ieri il questore Edgardo Giobbi ha spiegato: «L'episodio ha visto protagoniste due persone che avevano privati e futili motivi di contrasto.

Nulla dunque che possa essere riconducibile più o meno direttamente al fenomeno della cosiddetta movida».

Puntualizzazione specifica che va però inquadrata nel contesto del crescente allarme legato al verificarsi di casi di violenza in pieno centro nelle ore serali e notturne, in particolare nei fine settimana. Eclatante quanto accaduto lo scorso 22 settembre proprio in piazza Piano di Corte dove un 21enne colpì violentemente a calci e pugni un 27enne provocandogli un grave trauma commotivo. Per l'aggressore è scattato il processo con giudizio immediato. Da dicembre inoltre il giovane beneventano è destinatario di un provvedimento di interdizione dai luoghi (Daspo urbano) firmato dal questore Giobbi. Ma già in precedenza non erano mancati ulteriori campanelli d'allarme, con tragedie soltanto sfiorate e residenti costretti a barricarsi in casa. Particolare non trascurabile dell'episodio accaduto due notti fa: secondo le testimonianze dei presenti, i protagonisti dell'alterco sfociato nell'accoltellamento avevano entrambi fatto uso evidente di alcol. Un comportamento sul quale evidentemente è difficile intervenire anche per gli organi di vigilanza che sarebbero in teoria chiamati a garantire il rispetto dell'ordinanza regionale che fissa alle 22 lo stop alla vendita di bevande da asporto. È però possibile consumarle ai tavoli o al banco, e non ci sono limiti orari di chiusura per i locali. Il risultato è la sostanziale deregulation cui si assiste da tempo nei vicoli, spesso poco illuminati, della movida.

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Bisogna rassegnarsi all'ineluttabilità degli accadimenti? «L'episodio è legato a persone individuate dalla polizia - commenta il primo cittadino Clemente Mastella - Per quanto di nostra competenza, abbiamo in programma di coprire l'area con le telecamere, e lo faremo dopo il finanziamento». Nuovi dispositivi di videosorveglianza che dovrebbero integrare quelli già presenti ai varchi di corso Garibaldi, via Mario La Vipera e rampa Annunziata, dei quali i residenti reclamano da tempo l'attivazione.

«Al Comune chiediamo di attivare i varchi di accesso al centro storico - dice il presidente del comitato di quartiere Luigi Marino - Vanno messe in funzione le telecamere, occorre procedere al controllo degli spazi esterni concessi agli esercenti, invitare i proprietari di immobili pericolanti, lasciati incustoditi, a porli in sicurezza, al fine di evitare che detti immobili diventino covi di malintenzionati o valichi verso la proprietà altrui. Ci viene segnalato infatti che sui tetti, tra via Mutarelli e via Manciotti, sono state avvistate persone che saltavano tra una tegola e l'altra, avvicinandosi a terrazze di cittadini ignari delle intenzioni degli acrobati. Qualche giorno fa ignoti hanno trafugato delle grondaie di rame. Tutte le sere dei fine settimana, non si contano schiamazzi e gesti incivili. Non è questo ciò che vogliamo per la nostra città e per il nostro quartiere». I residenti invocano dunque una più incisiva concertazione: «Si rende necessaria una virtuosa sinergia tra le istituzioni, al fine di arginare una volta per tutte il fenomeno del dilagante degrado del centro storico - afferma Marino - Le forze dell'ordine fanno il loro dovere e, da informazioni assunte, gli autori dei fatti più gravi vengono assicurati alla giustizia. La percezione di un maggior controllo c'è e questo ci rende più sereni. È però evidente che il controllo del territorio e l'azione deterrente meriti un ulteriore approfondimento. Noi, come più volte detto, siamo pronti ad offrire la nostra collaborazione alle istituzioni. Al Prefetto, più volte raggiunto dalle nostre richieste, chiediamo un'azione ancor più incisiva. Non si può tollerare quanto accade. Rappresenta un dato certo, infatti, che negli ultimi anni è sempre il nostro quartiere il teatro di crimini violenti e comuni, di inciviltà e di vandalismo. È acclarato che il flusso di persone che occupa il centro è il più corposo di tutte le altre zone di Benevento, dunque richiede azioni peculiari e più incisive. L'escalation di violenza va fermata».

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