Covid, altri 710 contagi e corsa ai tamponi

Covid, altri 710 contagi e corsa ai tamponi
di Luella De Ciampis
Domenica 16 Gennaio 2022, 11:26
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È ancora pesante il bilancio Covid nel Sannio dove ieri si sono registrati 710 nuovi contagi, 10 ricoveri e un decesso al Rummo, mentre continua a ritmi sostenuti l'attività vaccinale, nel corso della quale sono stati somministrate 3805 dosi negli hub sanniti, di cui un migliaio nell'ex caserma Pepicelli. Campagna vaccinale che sta subendo un notevole incremento anche per la fascia pediatrica ormai in fase di netto recupero. Non sono molti gli over 50 non vaccinati perché, nel Sannio, prima degli ultimi decreti stringenti sui vaccini, c'era già stata un'affluenza ai centri vaccinali di poco meno del 90% della popolazione vaccinabile. Ma l'altissima adesione alla campagna vaccinale e gli sforzi delle autorità sanitarie per raggiungere numeri così alti, non sono serviti a prevenire i danni irreversibili che stanno investendo tutti i settori, non escluso quello economico.

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A lanciare l'allarme su quanto sta accadendo, Luigi Barone, presidente Asi. «Stiamo lavorando ancora in ambito vaccinale dice e, insieme a Confindustria e all'Asl e adesso anche con il Comune, abbiamo creduto alla realizzazione di un hub vaccinale centralizzato, prima destinato alle attività produttive e adesso alle vaccinazioni pediatriche, con il coinvolgimento delle famiglie dei bambini.

In questo momento, nonostante sia stato fatto tanto, siamo abbastanza preoccupati perché questo ultimo picco epidemico sta mettendo in difficoltà molte aziende sull'intero territorio. Invito tutti a vaccinarsi e a essere attentissimi nell'uso dei dispositivi di protezione per uscire il prima possibile da questa impasse».


Contestualmente all'attività vaccinale, è continuata anche quella di testing al «Palatedeschi» che ha consentito di screenare altre 500 persone. Intanto, non accennano a diminuire i contagi sul territorio che, ieri, hanno riguardato altri 710 residenti nel Sannio. Salgono a 119 i positivi a Paduli, a 111 a Morcone, mentre si ridimensiona il numero dei casi a San Bartolomeo in Galdo dove i positivi scendono a 64, in linea con quanto è avvenuto nei giorni scorsi per gli altri comuni del Fortore. Scendono da 347 a 261 i positivi a Telese Terme che registra 86 guariti negli ultimi giorni, mentre rimangono pressoché stazionari a Cerreto Sannita, passando da 88 a 86 per effetto di due guariti. Ancora un decesso al «Rummo», dove è morta una 96enne di Benevento, ricoverata in Medicina interna. Sono 75 i degenti nell'area Covid dell'ospedale cittadino dove si registrano 10 nuovi ingressi e cinque dimissioni.

Intanto, il gruppo consiliare «Alternativa di Benevento» stigmatizza la gestione del parto di una donna positiva al Covid presso l'azienda ospedaliera. Apprendiamo con preoccupazione si legge nella nota - delle modalità inusuali con cui è stato gestito il parto di una donna con il Covid. Non essendo attivo il punto nascita Covid, il parto è stato effettuato all'interno di un ambulatorio e non in sala operatoria. Per la degenza della neomamma sarebbe stato utilizzato lo stesso ambulatorio, situato nei pressi della sala d'aspetto del reparto Ginecologia. Una situazione incresciosa tanto più che appare alta la probabilità che possano esservi nuovi ricoveri di partorienti positive al Covid. L'auspicio è che sin da subito i vertici dell'azienda ospedaliera si adoperino per assicurare a tutte le donne le condizioni adeguate per partorire in sicurezza».

Nel pomeriggio di ieri, la donna che, secondo quanto riferito, aveva lamentato la condizione di disagio, ha replicato in un post sulla sua pagina facebook. «La situazione scrive è ben diversa da quanto descritto perché trattandosi di un parto precipitoso e inatteso, nonostante fossi positiva al Covid, tutto è stato eseguito nel migliore dei modi e non sono stata affatto abbandonata in un ambulatorio perché io e il mio bambino abbiamo ricevuto tutta l'assistenza necessaria». Sulla vicenda è intervenuto il direttore del dipartimento maternoinfantile Francesco Cocca. «Il centro di riferimento in Campania per le partorienti positive al Covid è il policlinico Federico II di Napoli - dice - Tuttavia, il nostro ospedale, in previsione di situazioni di emergenza-urgenza, ha allestito un percorso Covid, lontano dalle degenze ordinarie di Ostetricia. Si è trattato di un parto prematuro per il quale si è reso necessario mettere in Terapia intensiva Covid il neonato che aveva difficoltà respiratorie, mentre la puerpera è seguita h24 da un'ostetrica che veglia sul suo stato di salute. Per quanto riguarda il parto naturale, non deve avvenire in sala operatoria, riservata solo ai cesarei».
 

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