Benevento, pronto soccorso Covid ​nell'ospedale Rummo

Progetto finanziato con 3,3 milioni. E parte il progetto della città cardioprotetta

L'ospedale Rummo
L'ospedale Rummo
di Luella De Ciampis
Domenica 24 Settembre 2023, 11:18
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In dirittura di arrivo l'iter per la realizzazione di un Pronto soccorso Covid al «Rummo» per un importo complessivo di 3,3 milioni di euro, suddivisi tra poco più di 1,6 milioni più Iva da destinare ai lavori strutturali e 1,2 più Iva da spendere per le attrezzature elettromedicali. Nelle scorse ore il management ha affidato la direzione del lavori del progetto, finanziato con i fondi del decreto Arcuri, alla «Scea», studio di architetti associati con sede a Santa Maria Capua Vetere.

La nuova area, che sarà sviluppata nel padiglione Moscati, nella zona adiacente al Pronto soccorso, nei locali che ospitavano la centrale del 118 prima che fosse trasferita nella palazzina dell'Asl di via Delcogliano, sarà strettamente collegata all'altra e avrà sei posti letto di subintensiva, interamente destinati ai pazienti Covid.

In una prima fase si era pensato che il nuovo reparto dell'urgenza, conclusa la pandemia, rimanesse in uso al reparto di Malattie infettive per accogliere i pazienti con patologie particolarmente contagiose ma, adesso, si è deciso di destinare il nuovo Pronto soccorso alla presa in carico dei pazienti ad alta complessità, mentre i codici che indicano una minore gravità saranno gestiti nel vecchio reparto.

Oggi, intanto, sarà presentato il percorso «Benevento città cardioprotetta», che prevede dimostrazioni pratiche in piazza Castello, piazza Roma e piazza Orsini, mentre, in caso di condizioni meteo avverse, si usufruirà degli spazi di palazzo Paolo V. «Siamo arrivati alle fasi operative del progetto spiega Luca De Lipsis, consigliere comunale delegato alle Politiche sanitarie - di cui il sindaco Mastella è stato promotore e sostenitore, grazie alla collaborazione e al lavoro certosino di un folto gruppo di consiglieri e di dirigenti del Comune, oltre che alla donazione dei defibrillatori da parte di ordini professionali e associazioni». In tempi brevi saranno posizionati defibrillatori semiautomatici Dea in alcune zone della città individuate dal consigliere con delega alle Contrade, Loredana Iannelli. Le aree scelte sono lo spazio antistante alla Prefettura sul corso Garibaldi, la piazzetta della chiesa di San Giuseppe Moscati in contrada Capodimonte, la zona dell'auditorium Spina verde al Rione Libertà, i piazzali degli ex edifici scolastici della Madonna della Salute e di San Vitale e Masseria Olivola.

Il progetto mira ad abbattere i tempi d'intervento salvavita in caso di arresto cardiaco nei luoghi pubblici, per cui sono previsti anche corsi di formazione destinati a persone che svolgono pubblico servizio, a commercianti e liberi cittadini per sensibilizzare la cittadinanza a eseguire manovre di primo soccorso. Molto spesso il tempo che intercorre tra un arresto cardiaco e l'arrivo dell'ambulanza è già troppo lungo per salvare una vita. Per questo, avere il defibrillatore a portata di mano ed essere in grado di usarlo, può fare la differenza. Gli operatori di Misericordia, 118, Croce Rossa, co-promotori dell'evento insieme al Comune, eseguiranno dimostrazioni pratiche sulle manovre salvavita in due diverse sessioni, una mattutina e l'altra pomeridiana, partendo dalle manovre antisoffocamento e di disostruzione delle prime vie aeree dell'adulto, del bambino, fino a illustrare l'utilizzo del defibrillatore semiautomatico Dea.
 

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