Benevento: fuga dal Rummo, dopo tre mesi lascia il primario di emergenza

Nuovo vuoto d'organcio da colmare

L'ospedale Rummo di Benevento
L'ospedale Rummo di Benevento
di Luella De Ciampis
Martedì 19 Settembre 2023, 11:14
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Non c'è tregua per il Pronto soccorso del «Rummo» che, nelle prossime settimane, subirà una nuova defezione. A lasciare l'azienda ospedaliera, a distanza di pochi mesi dal suo arrivo, sarà Rodolfo Nasti, primario dei reparti dell'emergenza-urgenza, il quale avrebbe deciso di tornare a ricoprire lo stesso ruolo a «Villa Betania», casa di cura di Napoli dove aveva prestato servizio prima di arrivare a Benevento. Al momento, le dimissioni di Nasti non sono state ancora ufficializzate ma sembrerebbero imminenti. Nella selezione di aprile, tra i prescelti, oltre a Rodolfo Nasti, con un punteggio totale di 85,80, figuravano anche Maria Gabriella Coppola con 82 punti e Angelo Tozzi con 80,60.

Mentre sul fronte del personale continuano le difficoltà tra arrivi e partenze, l'azienda ospedaliera porta avanti senza soste l'opera di dotazione di macchinari e attrezzature. Già predisposto, infatti, l'acquisto di 26 defibrillatori per un importo complessivo di 238.000 euro, da destinare ad altrettante unità operative per migliorare le condizioni di sicurezza dei pazienti in degenza. L'impiego repentino del defibrillatore per ripristinare nel più breve tempo possibile il ritmo cardiaco di persone con fibrillazione o tachicardia ventricolare e arresto cardiaco, ha assunto negli ultimi anni un ruolo di vitale importanza per garantire la sicurezza in diversi ambiti.

Infatti farmacie, palestre e molti luoghi pubblici sono stati dotati di defibrillatori proprio nell'ottica di garantire interventi immediati, in caso di malori improvvisi.

In ospedale, la possibilità che un paziente vada in arresto cardiaco o in fibrillazione ventricolare mentre è in degenza in qualsiasi reparto, non è remota, per cui riuscire a dotare buona parte delle unità operative di un defibrillatore da avere a portata di mano in caso di necessità è sicuramente una scelta che aumenta la sicurezza dei malati. In questo modo, gli operatori sanitari possono intervenire subito, ancor prima di allertare la Cardiologia, senza perdere tempo prezioso per l'incolumità del paziente. Le attività e le tecnologie messe in campo dall'ospedale cittadino mirano a migliorare sia i percorsi curativi che la sicurezza dei pazienti ma non a scongiurare le difficoltà che si creano nel reclutamento del personale medico, il cui numero rischia di diventare sempre più esiguo, anche in prospettiva futura, per motivi che esulano dal contesto locale.

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«I giovani medici - spiega Guido Quici, presidente nazionale Cimo e primario del "Rummo" - non vogliono più fare i chirurghi. Infatti, solo quest'anno sono andate perse 200 borse di studio per la disciplina di Chirurgia. Attualmente, non sono più sufficienti le acclamate serie televisive e l'aura affascinante che avvolge il chirurgo a convincere i giovani a intraprendere questo percorso. L'impatto con la realtà del mestiere li porta su altre strade ma non possiamo biasimarli». Non si placano, intanto, i rumors sulla nomina del nuovo direttore sanitario dell'azienda ospedaliera che sostituirà Giovanni Di Santo, da stamattina direttore generale dell'Asrem di Campobasso. Mentre nelle prime ore i riflettori erano puntati su Marino Scherillo, direttore del reparto di Cardiologia e Utic, e su Pasquale Di Guida, direttore medico di Presidio, ora l'attenzione si è focalizzata su Emilia Vozzella, attuale direttore sanitario dell'ospedale «Ruggi» di Salerno, che ha preferito rimanere, e su Rita Perrotta, ex direttore sanitario del «Frangipane» di Ariano Irpino. Se il direttore generale Maria Morgante formulerà la nomina alla Perrotta, il management del «Rummo» sarà costituito esclusivamente da donne, incluso il direttore amministrativo Daniela Capone. 

 

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