Boom di furti nel Sannio, i tabaccai
chiedono fondi per la sicurezza

Boom di furti nel Sannio, i tabaccai chiedono fondi per la sicurezza
di Enrico Marra
Sabato 17 Settembre 2022, 10:18
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«Ci rivolgeremo alla Camera di Commercio per chiedere un aiuto finanziario per dotarci di apparecchiature anti-raid». Così il presidente dell'associazione dei tabaccai, Emilio Zamparelli, che ha tenuto una prima riunione del direttivo provinciale e un'altra è già in programma la prossima settimana per prendere posizione su questi raid presso le tabaccherie che tanti danni sta provocando alla categoria. «I danni che abbiamo subito sono ingenti, tenuto conto dei tanti colpi che sono stati messi a segno, vi sono state settimane in cui si sono avute due incursioni. Da tempo abbiamo chiesto un'intensificazione dei servizi di vigilanza ma, finora, i risultati non hanno consentito di far regredire il fenomeno. Sin dai primi assalti, abbiamo sensibilizzato le istituzioni per la vigilanza e la categoria per adottare anche delle misure preventive, per evitare che i malviventi possano mettere a segno agevolmente questi colpi».

Ma, in un periodo di crisi, queste ulteriori somme di denaro da destinare alla sicurezza creano delle ulteriori difficoltà per bilanci già collassati, tenuto conto che tra i gestori vi sono anche quelli che hanno le loro attività in zone depresse ed a basso reddito. Inoltre, il fenomeno che in un primo momento sembrava interessare prevalentemente la valle Caudina e Telesina, si è ora diffuso su tutto il territorio provinciale.

E a questo riguardo il presidente dei tabaccai illustra alcune cifre: «Solo per un semplice armadio blindato, ad esempio, si parte da diecimila euro, gli antifurti nebbiogeni costano cinquemila euro a cui bisogna aggiungere la collocazione dei sensori che danno l'allarme e fanno scattare la sostanza che rende la visibilità zero nell'ambiente dove sonno collocati bloccando, così, eventuali ladri. Più costosi ovviamente gli antifurti con telecamere». «Abbiamo sollevato questo problema anche a livello di associazione nazionale - aggiunge Zamparelli - e il caso Benevento è seguito attentamente e non potrebbe essere diversamente. Anche se queste bande operano in più località». Se questa è la situazione delle vittime dei colpi, a livello investigativo sono in atto, da tempo, indagini sia da parte della polizia che dei carabinieri, così come sono stati rafforzati i controlli notturni visto che i raid si concentrano in quelle fasce orarie.

C'è stato, di recente, l'arresto da parte dei carabinieri di un albanese di 25 anni, residente in provincia di Caserta, dopo un furto notturno in un'abitazione di San Nicola Manfredi, con il sequestro di un furgone con la refurtiva, ma la fuga dei complici. Questo a riprova che questi colpi sono opera di bande provenienti da altre province. L'uomo è ancora detenuto nel carcere di contrada Capodimonte e nelle prossime ore dovrà essere di nuovo interrogato dal sostituto procuratore Flavia Felaco, presente il suo avvocato Fabio Russo.
 

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