Benevento, solidarietà del Giannone alla dirigente del liceo di Firenze

Il liceo Giannone
Il liceo Giannone
Sabato 25 Febbraio 2023, 16:19 - Ultimo agg. 27 Febbraio, 11:36
2 Minuti di Lettura

Solidarietà è stata espressa in una lettera firmata dalla dirigente del liceo classico “Giannone” Teresa De Vito e da 44 docenti ad Annalisa Savino, la dirigente del liceo scientifico “Leonardo da Vinci” di Firenze.

«Ha fatto bene - scrivono - a reagire con un moto, crediamo spontaneo, dell’animo quando ha scritto la lettera aperta ai suoi studenti, in cui fa giungere agli adolescenti che le sono affidati il conforto dello Stato di diritto, avvertendo un vuoto: la mancanza di parole chiare a condanna dei violenti che hanno aggredito e picchiato gli studenti dell’altro liceo fiorentino, il “Michelangiolo”.  Sì, perché non siamo più negli anni Settanta, quando gli studenti erano immersi in un clima di forte contrapposizione ideologica. Gli studenti di oggi, per loro fortuna o sventura, non hanno avuto indottrinamenti, né conoscono gli odi che hanno caratterizzato l’adolescenza di passate generazioni, che avrebbero reagito con violenza ancora maggiore. Forse i violenti di oggi sono proprio in attesa di un tacito consnso, di indifferenti qualunquismi, per passare a livelli più alti. Perciò di fronte ai pestaggi di alcuni coetanei messi in atto dai pochi neo-squadristi, nell’assenza di parole di biasimo per gli atti violenti da parte delle istituzioni, tutti abbiamo avvertito il disorientamento e a maggior ragione gli adolescenti. Non siamo masse asservite col terrore, ma cittadini in uno Stato di diritto. La coscienza civica ci impone di reagire, di reclamare a gran voce contro l’offesa e la protervia dei violenti, proprio come si fa contro chiunque non rispetti i diritti e le regole del vivere associato. Infatti, non ci vuol molto per perdere le conquiste costituzionali: basta consentire all’arbitrio, senza reagire. La parola istituzionale che aspettavamo, e che non è stata detta, ha procurato quello scollamento, quella nebbia che poteva dare adito al dubbio di non essere più nel tempo dei valori e delle istituzioni democratiche. Ben venga chi ci ricorda che quei valori sono vivi, ben venga chi ha la memoria storica delle cause e dei fatti, che restano a monito del presente. La dirigente Savino ha assolto al compito principale che ha la scuola: operare alla luce della Costituzione democratica per formare cittadini consapevoli».

© RIPRODUZIONE RISERVATA