I contribuenti beneventani pagheranno una tassa rifiuti più leggera di qualche euro. Pochi spiccioli ma meglio di niente, sarebbe facile commentare, e soprattutto si può accogliere con sollievo la notizia che nei bollettini 2023 (da versare in tre rate con prima scadenza il 31 maggio) non ci saranno aumenti né per le famiglie, né per le attività commerciali. Per alcune di queste ultime, peraltro, i risparmi saranno significativi: agriturismi e bed and breakfast beneficeranno di tariffe ridimensionate rispetto agli scorsi anni grazie alla creazione di una sottocategoria nella più ampia voce degli «alberghi».
I dettagli delle rimodulazioni tariffarie sono contenuti nello schema di delibera trasmesso ieri alla commissione Bilancio, in uno con la proposta di delibera per il nuovo regolamento Tari. L'organismo presieduto da Annalisa Tomaciello avvierà già martedì l'esame dei testi, in vista del passaggio in Consiglio comunale che dovrà avvenire entro il 30 aprile. Gli argomenti sono stati illustrati dall'assessora alle Finanze Maria Carmela Serluca ieri mattina ai consiglieri di maggioranza nel corso di un briefing cui ha partecipato anche il vice sindaco Francesco De Pierro.
Due, dicevamo, le novità principali.
Risparmi che peraltro non saranno solo simbolici per due categorie commerciali che negli anni scorsi avevano lamentato disparità di trattamento. Agriturismi e bed and breakfast, due tipologie fin qui equiparate agli alberghi, potranno finalmente godere di un inquadramento specifico, e soprattutto di quote tariffarie più leggere. I primi pagheranno da quest'anno 2 euro in meno al metro quadrato (da 9,4 a 7,5 euro), gli affittacamere passano da 8 euro a 6,40 euro al metro. Buone nuove anche per i centri commerciali, che si vedono scomputare i corridoi dalle superficie di vendita assoggettate al tributo. Per le utenze commerciali, inoltre, il Regolamento rimodulato su base Arera stabilisce le modalità di uscita facoltativa dal perimetro del gestore pubblico e dunque dal pagamento.
Intanto Ato rifiuti e Provincia saranno ricevuti a Napoli in Regione la prossima settimana. Il tavolo invocato dalla Rocca si farà per il tramite di Clemente Mastella. Il sindaco ha interloquito ieri con il vice presidente della Regione Fulvio Bonavitacola e con il direttore generale del Ciclo rifiuti Antonello Barretta, ottenendo il sì a un summit risolutore che sarà convocato ad horas. Il leader punta così a fare sintesi costruttiva dopo settimane di bagarre tra i due enti coinvolti nel passaggio di consegne. E ancora ieri, l'Ato diramava una nuova nota sul «caso discarica»: «La contrarietà espressa dall'Ente d'Ambito - spiega il presidente Pasquale Iacovella - è riferita al solo affidamento in concessione della gestione in quanto inopportuno, atteso il trasferimento del medesimo impianto all'Eda in tempi presumibilmente brevi, sicuramente nettamente inferiori alla durata dell'affidamento. Affidamento non conforme alle previsioni del Piano d'Ambito, che individua il sito di Sant'Arcangelo Trimonte come destinazione finale di tutti gli scarti non riutilizzabili provenienti dalla raccolta e dal trattamento dei rifiuti urbani, garantendo autonomia gestionale all'Ato per almeno 7-8 anni (a una media di 9.000 tonnellate l'anno). Anche ipotizzando di voler procedere a una saturazione del sito in soli tre anni, non appare conforme ai princìpi di efficacia, efficienza ed economicità dell'amministrazione pubblica, appaltare la gestione a terzi, quando è presente un soggetto pubblico che potrebbe gestire il sito avvalendosi di personale qualificato attualmente inoperoso e pagato con trasferimenti dei Comuni».