Caso antenna, l'opposizione striglia il sindaco Falzarano

Il Tribunale amministrativo regionale non si è ancora pronunciato in merito

L'antenna contesa
L'antenna contesa
di Jusy Iuliano
Domenica 15 Gennaio 2023, 11:36
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Dopo l'ordinanza del Tar che sospende la demolizione dell'antenna 5G di via Caracciano, consentendo l'attivazione dell'impianto, fioccano i commenti bipartisan. Il sindaco Vincenzo Falzarano precisa che «il Tribunale amministrativo regionale non si è ancora pronunciato nel merito, perché al momento è stato disposto l'annullamento, previa sospensione dell'efficacia, dell'ordinanza di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi ma la sentenza definitiva non è stata ancora emessa». Il primo cittadino ribadisce che «sono state rilevate difformità edilizie e urbanistiche oggettive sulle quali si attende la pronuncia del Tar».

Dai banchi dell'opposizione interviene Biagio Supino (Airola Democratica). «Operazione perfetta, godiamoci il mostro- commenta -.

Non si doveva arrivare al contenzioso, l'antenna non andava impiantata perché c'erano tutti i presupposti e i tempi per intervenire prima». Supino aggiunge che «non si doveva autorizzare l'impianto, evitando, in questo modo, anche l'impatto negativo sui cittadini». Quindi assicura: «Non ci fermeremo». Voce critica anche quella di Giuseppe Maltese che riavvolge dettagliatamente il nastro della vicenda.

«Successivamente al consiglio comunale del 29 ottobre 2022 sulla realizzazione dell'infrastruttura in via Caracciano -ricorda il consigliere di opposizione e capogruppo di Dovere Civico- il 22 novembre, il presidente del consiglio comunale ha convocato la conferenza dei capigruppo, per aggiornare i gruppi consiliari sull'argomento». In quella sede «si prese atto dell'assenza di atti concreti, al di là dell'ordinanza dirigenziale di demolizione». Il capogruppo di Dovere Civico riferisce che in quell'occasione «il sindaco ha comunicato di aver tentato una seconda volta di contattare la dirigenza aziendale in capo alla nuova infrastruttura, senza però riuscire nemmeno a raggiungerla. Inoltre- continua Maltese - ha proposto un nuovo regolamento per la gestione della materia. Ma nemmeno l'ulteriore tardivo regolamento e un piano antenne proposto dalla maggioranza ci ha tranquillizzato, in quanto assolutamente inefficace sul pregresso. Nel frattempo -aggiunge - leggiamo sulla stampa che il Tar ha sospeso l'efficacia dell'ordinanza dirigenziale di demolizione. Tutto ciò ha confermato le criticità in capo alla questione, sicuramente peggiorate da una trattazione oggettivamente tardiva che ha impedito una interlocuzione iniziale con l'azienda interessata all'istallazione in parola, che avrebbe anche potuto orientare la scelta del luogo diversamente dall'attuale».

Per Maltese, «anziché aspettare e lasciare la decisione al silenzio assenso, un intervento tempestivo avrebbe potuto risolvere diversamente la questione». Il consigliere di opposizione auspica «che tutto ciò non determini solo ulteriori spese inutili a carico della comunità».
 

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