Cinema, la mazzata Covid pesa su ticket e incassi le multisala in difficoltà

In via Perasso resta chiuso il "Massimo"

Cinema, la mazzata Covid pesa su ticket e incassi le multisala in difficoltà
Venerdì 3 Marzo 2023, 10:22
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Un settore che continua a pagare le conseguenze della devastante pandemia, nel capoluogo, è sicuramente quello del cinema. La ripresa c'è stata rispetto ai tempi delle restrizioni governative, ma non è stata quella preventivata e auspicata dagli addetti ai lavori, sia in termini economici che come presenze. Per le due multisala di contrada Piano Cappelle e Torre Palazzo, infatti, i conti sono in rosso e la situazione resta ancora difficile e precaria. Nonostante il ritorno alla normalità i rispettivi gestori lamentano che non sono ancora stati raggiunti i livelli di incassi pre-covid.

Una situazione che coinvolge anche le altre cittadine della penisola e quindi l'intera categoria del grande schermo. Stando a calcoli sommari, a parte il periodo natalizio che da sempre resta quello del soldout, si calcola che nel capoluogo ci sia stato negli ultimi tre anni un calo che si aggirerebbe tra il 30 e il 40% di ticket venduti. A determinare la contrazione sarebbe stato, in parte, anche il mese di febbraio appena andato in archivio, climaticamente mite, quasi primaverile, che non incentivava le persone a chiudersi nelle sale per godersi la proiezione di qualche prima visione.

Emblematiche le parole di Luigi Giannuzzi, proprietario del Gaveli, la prima multisala aperta in città: «Se continua così saremo costretti a prendere decisioni drastiche.

Stiamo continuando a pagare un prezzo troppo alto legato al Covid nonostante le sale siano state sempre sanificate e soprattutto gestite in totale sicurezza. Continua a persistere una sorta di psicosi dalla quale molti non si sono liberati, per non parlare del problema che in tanti hanno perso l'abitudine a uscire e restano in casa. Tutto ciò nonostante stanno uscendo dei film di buon livello che in altri tempi avrebbero fatto ottimi incassi. Purtroppo stiamo facendo appelli da tre anni. Credo che sia il caso che il Comune o altri enti come la Camera di Commercio creino qualcosa per venirci incontro. Il cinema è cultura, è indispensabile per adulti e bambini, non spetta a me dirlo. Noi stiamo provando a resistere andiamo avanti, sperando e aspettando novità e sviluppi».

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Situazione quasi in fotocopia al Torre Village, dove il direttore Vittoria Formichella a quelle che sono le motivazioni ormai classiche che penalizzano il settore ne aggiunge un'altra attuale. «Le famiglie - dice - stanno avendo grandi difficoltà ad andare avanti, a sbarcare il lunario a causa dell'aumento generalizzato di tutti i settori. Alla luce di ciò se devono eliminare qualcosa, lo fanno con gli sfizi o con gli hobby o con il superfluo, e in questa torta ci siamo anche noi. In questa ottica proprio per cercare di incentivare gli appassionati abbiamo varato una campagna abbonamenti. La tessera valida per 10 ingressi compresi i giorni festivi con una durata massima di 6 mesi costa soltanto 45 euro. Vediamo quale sarà la risposta. È una scelta che abbiamo fatto anche per creare movimento e far riabituare i clienti a sedersi sulle poltrone delle sale cinematografiche dove da sempre si opera in regime di totale sicurezza sanitaria».

In città, intanto, resta ancora in sospeso con un futuro tutto da scrivere la questione del cinema teatro Massimo che ha chiuso i battenti già da alcuni anni. La struttura di via Perasso di proprietà della famiglia Miranda e che appartiene alla storia, costituiva un punto di riferimento per tutti, ma soprattutto determinava un movimento piacevole soprattutto nei weekend. Le saracinesche non si rialzano e per il momento non pare ci siano delle prospettive positive a breve scadenza.
 

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